Difensore centrale rognoso prima, procuratore poi. Bruno Cirillo nella sua carriera da calciatore ha vissuto tante esperienze forti, viaggiando spesso e cambiando maglia frequentemente. Con l’Inter la sua stagione più importante e la possibilità di fare il definitivo salto di qualità. Le aspettative però non hanno rispettato a pieno la realtà e in nerazzurro non è mai riuscito ad imporsi in maniera concreta. Storica la sua lite con Marco Materazzi. Per commentare il big match dell’undicesima giornata di campionato, Atalanta-Inter, Cirillo è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Atalanta-Inter, Cirillo a Tag24
Un big match dopo l’altro, la Serie A non annoia mai. Dopo aver battuto la Roma la scorsa settimana a San Siro, oggi l’Inter di Simone Inzaghi se la dovrà vedere con l’Atalanta a Bergamo. La Dea sta bene e non intende lasciare nulla al caso. Una vittoria in casa, per la squadra di Gasperini, vorrebbe dire accorciare le distanze con la vetta della classifica, in questo momento occupata proprio dalla società di Zhang. Dall’altra parte Lautaro e compagni sono consapevoli di essere la squadra più forte e non vogliono di certo perdere l’occasione per dimostrarlo ancora. Per commentare Atalanta-Inter, Cirillo, che in carriera ha vestito la maglia nerazzurra, vivendo la stagione 200/01 sotto l’ombra del Duomo di Milano, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Un big match difficile sia per Gasperini che per Inzaghi, che tipo di partita ti aspetti?
“Sarà sicuramente una bellissima partita, perché quelle che si affronteranno sono due squadre importanti. L’Atalanta non può essere sottovaluta anche perché negli ultimi anni la Dea ha fatto qualcosa di incredibile. Mi aspetto una gara divertente, giocata a viso aperto. È chiaro che la squadra di Inzaghi parte con i favori del pronostico nonostante giochi fuori casa. Guai però a non scendere in campo con il giusto piglio. La partita va interpretata bene perché il campo di Bergamo è davvero complicato. Sulla carta l’Inter ha qualcosa in più, ma non è facile”.
Per quanto dimostrato finora, l’Inter pare avere qualcosa in più rispetto a tutti. Lo scudetto, in questa stagione, è d’obbligo?
“Sì, per quel che mi riguarda sì. È una squadra completa, costruita benissimo in tutti i reparti. Davanti Inzaghi può godere di un attacco straordinario, per quel che mi riguarda Lautaro e Thuram sono la coppia più forte che c’è in Serie A in questa stagione. Con questi presupposti è difficile dire che l’Inter non sia la candidata numero uno alla vittoria dello scudetto. Oggi però c’è una partita importante e i nerazzurri hanno ancora una volta l’occasione per dimostrare e tutti che ci sono e che vogliono vincere il campionato”.
Tra le avversarie qual è quella che potrà dare più filo da torcere alla squadra di Inzaghi?
“Nella lotta scudetto non penso che l’Inter troverà solo un’avversaria. In corsa ci sono Milan, Napoli e Juventus ovviamente. La cosa bella di questo campionato però è che ci sono anche delle outsider. L’Atalanta ad esempio, che in questi anni ha fatto vedere grandissime cose, comunque è lì, a 6 punti. Se dovesse riuscire a vincere lancerebbe un segnale fortissimo alle altre squadre. Sono partite che vanno affrontate con la mentalità giusta per portarle a casa”.
Hai fatto riferimento all’attacco dell’Inter. La coppia Lautaro Martinez-Thuram sta sorprendendo. Ti aspettavi un impatto del genere?
“L’Inter ha affrontato una sessione estiva particolare, con tante chiacchiere che ne hanno condizionato il mercato. Tutti si aspettavano di rivedere Lukaku a Milano. Poi però è arrivato Thuram che è un grandissimo attaccante, lo sta dimostrando partita dopo partita. Ha caratteristiche particolari. Alla fine secondo me la dirigenza nerazzurra ha fatto un ottimo lavoro perché ha inserito 2 o 3 pedine importanti, di spessore e qualità, in un gruppo che già era molto solido. Questa squadra conosce bene la mentalità dell’allenatore, quelle che sono le sue richieste e il progetto è chiaro. Se ogni anno, in una rosa già forte, inserisci qualche nuovo calciatore di questo valore, è chiaro che i risultati si vedono”.
Inzaghi in questi anni è stato spesso criticato, pensi sia arrivato anche lui alla giusta maturazione per vincere lo scudetto?
“Critiche che a mio avviso non ha mai meritato. Inzaghi è un allenatore veramente forte, lo ha dimostrato sin dal suo arrivo. Ogni anno ha portato risultati e quindi credo che alla fine arriverà anche a vincere lo scudetto. È un mister giovane, che sta allenando una grande squadra e lo sta facendo con grandi risultati e un grande gioco”.
L’ultima domanda te la faccio sull’Atalanta: se devi fare solo un nome, qual è il calciatore a cui l’inter dovrà stare più attenta?
“Inevitabilmente dico Scamacca che secondo me è un attaccante molto forte. È rientrato in Italia dopo una breve esperienza all’estero in Inghilterra, che a mio avviso lo ha fatto maturare tantissimo. È un bomber importante, che potrà dire la sua anche con la maglia della Nazionale italiana. D’altronde lo aveva puntato anche l’Inter e avrebbe fatto bene sicuramente anche a Milano”.