Educato, elegante, signorile. Franco Colomba si è sempre distinto per i suoi modi, sia quando era in campo, sia quando ha deciso di sedersi in panchina. Calciatore prima, allenatore poi, in carriera ha vissuto momenti delicati e successi importanti. Tante le squadre allenate, tante piazze calde da gestire. E a proposito di ambienti caldi, per commentare il derby Salernitana-Napoli, Colomba, doppio ex che ha allenato in carriera entrambe le formazioni, guidando i granata dal 95 al 97 e gli azzurri nel 2002/03, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Salernitana-Napoli, Colomba a Tag24

Poche ore e sarà derby. Da una parte la Salernitana, dall’altra il Napoli: due formazioni che hanno bisogno di punti, per motivazioni diverse ma entrambe importanti. Inzaghi, dal suo arrivo sulla panchina granata, ha suonato la carica. C’era bisogno di dare una svolta per cambiare completamente le sorti di questa stagione e ricominciare a lottare per raggiungere la salvezza. Garcia invece non può commettere passi falsi, la crisi in casa Napoli è sempre dietro l’angolo e questa formazione invece deve insidiare le avversarie, Inter su tutte, nella lotta scudetto. L’ambiente sarà caldissimo. Per commentare il derby, Salernitana-Napoli, Colomba, allenatore che in carriera si è seduto su entrambe le panchine, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Quello di oggi sarà un derby particolare: la stagione del Napoli è iniziata tra mille polemiche, quella della Salernitana con un cambio in panchina. Mister, lei cosa si aspetta da questa partita?

“E’ una partita tra due squadre che fino a questo momento hanno dovuto affrontare svariate difficoltà. Certo la differenza di valori in campo c’è, ma ci sarà anche un ambiente molto caldo e caloroso a Salerno, che io conosco bene. Sarà un match intenso e il Napoli, sotto un certo profilo, è senz’altro favorito. I derby però lasciano sempre spazio a mille interpretazioni e spesso finiscono con qualche sorpresa per le squadre favorite. Bisogna essere cauti con i giudizi, sono sempre partite a sé stanti”.

Ambiente calco, sicuramente. Si aspetta nervosismo in campo?

“I calciatori sono dei professionisti, devono cercare di mantenere sempre la calma. È chiaro che la Salernitana gioca in casa propria e ci tiene a fare una partita importante e a regalare magari un successo ai propri tifosi. È una cosa giusta. Il Napoli però è una squadra forte e se vuole puntare a recuperare terreno non può certo farsi intimorire da questo ambiente. Sono sicuro che sarà uno spettacolo, dal punto di vista agonistico e tecnico. I valori in campo non mancano. Sicuramente ce ne sono di più sponda Napoli, ma anche la Salernitana può contare su giocatori forti che fino a questo momento hanno reso meno di quello che ci si aspettava e che potrebbero dare”.

A proposito di questo, l’obiettivo della Salernitana è chiaramente la salvezza. Quanto è mancato Dia fino a questo momento e pensa che possa tornare il calciatore visto lo scorso anno?

“Giocatore fondamentale per i granata, anche perché stiamo parlando della punta, del loro goleador di spicco. Il calcio ci ha mostrato però, in più occasioni, che tanti commenti lasciano il tempo che trovano. Pensate al Cagliari ad esempio, due settimane fa era tutto un disastro; poi bastano due vittorie che riportano un po’ di entusiasmo e tutto cambia. È ancora presto e c’è spazio per tutti. La Salernitana con un paio di risultati utili può rilanciarsi in classifica e può cambiare tutto, ma anche il Napoli ha ancora modo di fare un grande campionato”.

Quindi il Napoli può rientrare in lotta scudetto?

“Beh direi di sì, ma è chiaro che se continua a perdere terreno diventa complicato. Il Napoli può recuperare, ma dovrebbe trovare un ritmo diverso. Se torna ad essere a squadra concreta dello scorso anno, può ancora raggiungere quelle che sono davanti. L’Inter su tutte”

Da allenatore, cosa pensa di Inzaghi e Garcia?

“Sono due allenatori che in parte si possono assomigliare, perché sono due motivatori. Inzaghi è un tecnico che ha grande voglia di affermarsi mentre Garcia in buona parte il suo lo ha già fatto. Ora il mister del Napoli vuole superare il paragone con Spalletti che probabilmente era inevitabile. Negli ultimi due anni, il C.T. della Nazionale, ha dato tantissimo a questa squadra. Certo venire dopo la vittoria dello scudetto non era semplice e lui ha incontrato tanti problemi. Ma insomma Inzaghi e Garcia sono entrambi vogliosi e sicuramente possono trasmettere qualcosa all’interno dello spogliatoio”.