L’ex showgirl Alessandra Sorcinelli ha comunicato che farà causa agli eredi di Silvio Berlusconi, poiché reputa di avere tutto il diritto di continuare ad abitare nella villa di Bernareggio, datale dall’ex premier in comodato d’uso nel 2015 con la promessa di donargliela definitivamente al termine del processo Ruby ter. Un mese fa, Sorcinelli e Barbara Guerra, a sua volta coinvolta nel processo, hanno ricevuto una lettera dall’immobiliare Dueville, all’interno della quale si chiedeva alle due di individuare una data per la restituzione dell’immobile sostenendo che il 31 dicembre 2023 scadrà il comodato d’uso.
Sorcinelli sfrattata dalla villa di Bernareggio: “Farò causa ai figli di Berlusconi”
La raccomandata non è arrivata come un fulmine a ciel sereno, dal momento che Sorcinelli già se l’aspettava e soprattutto si chiedeva se i figli “avrebbero rispettato il volere del padre, se avrebbero affrontato le cose analizzandole in maniera specifica, come la condizione nella quale si trovano oggi persone che per 12 anni sono state coperte di fango sui giornali“:
Se sono stati davvero loro ad aver preso la decisione di revocare il comodato d’uso, penso che non stiano rispettando il volere di una persona che non c’è più. Quando una persona scompare, con l’eredità lascia anche cose rimaste insolute che gli eredi devono sistemare. Fossi io figlia, mi chiederei cosa volesse fare mio padre. Mi aspetto che i figli vogliano chiudere questa vicenda senza lasciare persone frustrate e arrabbiate, costrette a fare causa per tutelare i propri diritti.
L’ex showgirl, infatti, per tutta risposta ha chiesto all’avvocato Luigi Liguori di avviare una causa nei confronti della famiglia Berlusconi, per due motivazioni principali: il comodato non ha scadenza; inoltre, per un eventuale rilascio è previsto un preavviso di un anno.
Il comodato d’uso di due ville speculari di 600 metri quadrati su tre piani e con giardino, in campagna a 30 chilometri da Milano, era stato disposto nell’accordo risarcitorio fatto firmare da Berlusconi a Sorcinelli e a Guerra. L’accordo prevedeva perfino una somma di denaro per i danni subiti, quantificata in 3 milioni di euro e mai ricevuta dalle due.
L’assegno di 2.500 euro che dal 2012 Berlusconi girava a fine mese a venti ragazze (tra cui Barbara Guerra) è stato percepito da Sorcinelli solo qualche anno fa ed è stato interrotto quando lei ha iniziato a lavorare. Nel dicembre 2013 Berlusconi ha versato a ciascuna una buonuscita da 25.000 euro, poiché che i versamenti potevano essere interpretati dai pm come un modo per corrompere le testimoni. Tuttavia, la maggior parte delle donne coinvolte ha continuato ad avanzare richieste, portando alla ripresa dei versamenti e dell’assegnazione di abitazioni. Dopo la morte di Berlusconi, l’assegno è stato azzerato per venti ragazze.
Villa di Bernareggio: “Si trattava di un atto che rientra nell’accordo risarcitorio”
Da parte delle due ex showgirl c’è stata, come si evince dalle registrazioni dei colloqui, grande insistenza per ottenere l’accordo di risarcimento:
Il Presidente voleva trovare una strada più che amichevole per realizzare questa cosa. Voleva lasciarci serene per il resto della nostra vita prendendo l’impegno di sistemare tutto, una volta per tutte dopo il processo. Siccome voleva evitare ulteriori strumentalizzazioni, cioè che prima della sentenza qualunque cosa fosse interpretata come una corruzione, si decise per il comodato e non la proprietà della casa che sarebbe arrivata dopo.
L’ex presidente Berlusconi ripeteva voleva dare alle due “la possibilità di affrontare la vita in maniera serena“, lasciando “un bel ricordo di quella che è stata un’amicizia durata negli anni. […] Ho molti audio dai quali emerge la grande umanità del Presidente e la sua volontà di donarci le abitazioni“. La scelta della locazione delle due abitazioni, stando al racconto di Alessandra, è stata guidata dal fatto che fossero vicine ad Arcore, “diceva che così avremmo potuto incontrarci più facilmente“. Di Berlusconi Sorcinelli continua a nutrire il ricordo di “una persona che mi è stata vicino. Una parte della mia vita“.