C’è un indagato per la morte di Pierina Paganelli, la 78enne trovata senza vita la mattina del 4 ottobre scorso in via del Ciclamino, a Rimini: si tratta del vicino di casa Louis Dassilva. Ieri insieme alla moglie Valeria Bartolucci, l’uomo, di origini senegalesi, è stato ascoltato a lungo in Questura; al termine dell’incontro gli inquirenti gli hanno comunicato notizia.

Louis Dassilva è indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

A otto mesi dall’omicidio dell’anziana, si è arrivati, quindi, ad una svolta: con l’iscrizione del nome del 35enne nel registro degli indagati gli inquirenti potranno svolgere una serie di accertamenti irripetibili. Louis Dassilva, come altri sospettati, aveva già fornito un campione del proprio Dna. Secondo il Resto del Carlino ieri avrebbe acconsentito a un nuovo prelievo: è probabile che quest’ultimo verrà comparato con le tracce biologiche rinvenute sul corpo di Pierina.

Difeso dall’avvocato Riario Fabbri, per ora risulta indagato a piede libero. La moglie, Valeria Bartolucci, che pure ieri era stata convocata in Questura per essere ascoltata come persona informata dei fatti, si è detta ancora una volta convinta della sua innocenza. Rispondendo alle domande dei cronisti all’uscita dagli uffici di piazzale Bornaccini avrebbe dichiarato:

La Procura fa il suo lavoro e noi siamo fiduciosi nella giustizia. L’iscrizione di mio marito nel registro degli indagati è un atto normale che, se serve ad arrivare alla verità, ben venga.

Lo riporta il quotidiano locale Rimini Today. La donna, infermiera di professione, è, di fatto, l’alibi del marito, che agli inquirenti ha sempre detto di aver trascorso la sera dell’omicidio della 78enne a guardare un film sul divano, ancora dolorante per un incidente in moto avuto il giorno precedente. Solo che all’ora del delitto, le 22.15 secondo le ricostruzioni, lei – per sua stessa ammissione – si era spostata in camera da letto e (anche se avrebbe dovuto sentirlo nel caso uscisse) non era più con lui.

La relazione extraconiugale del 35enne con Manuela Bianchi

Nel corso delle indagini è emerso che Dassilva aveva avuto una relazione extraconiugale con la nuora di Pierina, Manuela Bianchi. Fu lei, la mattina del 4 ottobre, a trovare il corpo senza vita dell’anziana nel sottoscala del suo condominio e a dare l’allarme.

Insieme al fratello Loris Bianchi e ai due vicini Valeria e Louis è stata anch’essa attenzionata dalle indagini (pur non essendo formalmente indagata): sembra che i rapporti tra lei e la suocera fossero particolarmente tesi. Valeria stessa ha raccontato, più volte, che la donna le aveva chiesto di spiare l’anziana, di registrare le sue conversazioni. Cosa che lei, comunque, non avrebbe fatto.

I due fratelli Bianchi sostengono di aver trascorso la sera dell’omicidio della 78enne a casa di Manuela insieme alla figlia 16enne. A testimoniarlo ci sarebbero delle fotografie scattate proprio in quegli attimi all’interno dell’abitazione. Se gli inquirenti credano o no a questa versione non è chiaro.

Saranno le loro prossime mosse a dircelo. La soluzione del caso, comunque, potrebbe essere vicina. “Per arrivare a questo punto è servito tempo, le tecniche impiegate sono molto complesse”, ha dichiarato ieri il questore di Rimini, Olimpia Abbate, ai microfoni dei giornalisti. Poi ha aggiunto: “Stiamo lavorando e continuiamo a lavorare con tutte le forze e per la definitiva risoluzione del giallo”. Lo riporta sempre il Resto del Carlino.

La sensazione è che sappiano esattamente cosa fare. Ce lo aveva confidato anche l’avvocata Monica Lunedei, che insieme al collega Marco Lunedei assiste i figli della vittima. “Abbiamo la sensazione che manchi poco ad avere delle risposte e che quelle risposte saranno ben motivate e ben supportate”, aveva dichiarato. Ecco l’intervista.