Il mondo delle criptovalute sin dagli inizi è stato individuato come un terreno ideale da parte di chi vive sulle truffe. Il motivo è in fondo molto semplice: si tratta di un settore distinto da grande liquidità. Inoltre, come accade per tutti i settori finanziari, vede la presenza di un gran numero di persone che smettono di ragionare o quasi, quando gli si prospetta una possibilità di rapido e grande guadagno.

Il rug pull è uno dei tanti metodi scelti dai truffatori per portare avanti le proprie manovre. Anche in questo caso basterebbero pochi accorgimenti, per sottrarsi alle insidie. Nel corso del tempo, però, molti investitori hanno deciso di non ascoltare consigli in tal senso. Con il risultato di impoverirsi e arricchire coloro che hanno messo in campo la truffa.

Rug pull: di cosa si tratta?

Con il termine di rug pull si indica quella tipologia di truffa che viene condotta tramite la creazione di un token che viene presentato sul mercato. Il lancio mira in pratica a creare grande attesa intorno al progetto e, una volta che i soldi iniziano ad affluire, prendere il bottino e far perdere le proprie tracce.

Il termine rug pull tradotto nella nostra lingua vuol dire “tirare il tappeto da sotto i piedi”. Si tratta di una vera e propria metafora, in quanto il tappeto che viene tolto sono i token immessi sul mercato. Il risultato pratico di questa manovra è la caduta di tutti coloro che si erano posizionati sul tappeto, lasciandoli senza i soldi investiti nell’operazione.

Il più famoso rug pull, almeno sino ad ora, è stato quello di One Coin, il progetto lanciato da Ruja Ignatova nel 2014, con l’intento di porre fine al dominio di Bitcoin. La cifra fatta sparire nell’ambito di questa truffa è stata approssimativamente calcolata in 4,4 miliardi di euro, ma secondo alcune ricostruzioni i miliardi potrebbero addirittura avvicinarsi ai 20.

Altro celebre rug pull è stato quello di Squid Game Token, la criptovaluta che era stata creata per sfruttare la fama del celebre gioco. Anche in questo caso gli autori hanno fatto crescere in maniera spasmodica l’attesa e calamitato risorse poi fatte sparire, nel comprensibile sgomento di chi aveva creduto di fare un grande affare.

È possibile evitare i rug pull?

Come tutte le truffe, il rug pull si basa sull’ingenuità di un gran numero di investitori. Senza la quale difficilmente queste manovre potrebbero andare in porto. Una ingenuità che porta a credere di poter guadagnare soldi facili e in grande quantità, ignorando non solo gli avvertimenti, ma anche le semplici norme di buon senso.

Il luogo ideale per questo genere di raggiro è rappresentato dai DEX, gli exchange decentralizzati. Al loro interno, infatti sono presenti i cosiddetti pool di liquidità, in cui è possibile scambiare asset virtuali. I truffatori possono quindi impossessarsi delle valute sane, ad esempio Ethereum, e lasciare i token sui quali è stata imbastita l’operazione. Gettoni che ben presto vedranno il proprio valore assottigliarsi in prossimità dello zero.

Per non cadere in questa trappola, è però possibile accertarsi se il pool di liquidità è bloccato. A rendere possibile il blocco dei token depositati all’interno del pool per un determinato periodo è uno smart contract. Se c’è un sistema di questo genere si può tranquillamente aggiungere liquidità, altrimenti è meglio restare alla larga.

Occorre procedere alla due diligence

A prescindere dall’exchange, un modo efficace di difendersi dai rug pull è l’effettuazione della cosiddetta due diligence. Ovvero l’esame dei fondamentali del progetto, a partire dal team proponente. Se ci sono personalità conosciute dell’innovazione finanziaria si può stare tranquilli, in caso contrario il rischio si eleva in maniera esponenziale.

In questa fase andrebbe attentamente consultato il white paper, in modo da poter conoscere la tokenomics e il piano di sviluppo previsto. Inoltre sarebbe utile confrontarsi con utenti esperti di criptovalute, ad esempio su Reddit o altri social ove si dibatte spesso di questo genere di operazioni.

Infine, sarebbe meglio evitare l’acquisto di un determinato token appena uscito, soprattutto se è già stato autore di una rapida crescita. In questo caso, infatti, al rischio del rug pull si aggiunge quello di una repentina caduta del prezzo, la quale comporterebbe comunque una perdita molto estesa. Una serie di contromisure che sono facili da adottare, ma che purtroppo vengono sempre ignorate dai neofiti dell’innovazione finanziaria. E proprio su queste improvvise amnesie, in fondo, fanno affidamento i truffatori.