A Gaza City piovono missili israeliani su un convoglio di ambulanze e, come sempre accade in questi casi, parte il rimpallo di responsabilità tra le fazioni in lotta nella Striscia. Israele sottolinea che i mezzi trasportassero armi e miliziani, Hamas risponde dicendo che avessero invece a bordo feriti da trasportare da Nord al valico di Rafah, il corridoio con il confine egiziano diventato oramai familiare nelle cronache di questi giorni.
Israele bombarda ambulanze a Gaza City: “Trasportavano armi e miliziani”
L’episodio è avvenuto nei pressi dell’ospedale Al-Shifa e, sempre secondo Hamas, avrebbe provocato 13 morti e svariati feriti. “A cadere sono stati solo i terroristi“, la replica da Tel Aviv.
Di lì a poco il post del direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in cui si legge:
Sono scioccato dalle notizie di attacchi alle ambulanze che evacuano i pazienti vicino all’ospedale Al-Shifa a Gaza, che hanno provocato morti, feriti e danni.
Ciò mentre l’Onu denunciava la violenza dei coloni e in Libano Nasrallah prometteva: “Siamo pronti”.
Israele: “Dall’inizio della guerra eliminati 10 comandanti di Hamas”
In serata, poi, l’annuncio del portavoce militare Daniel Hagari che si riferisce al bilancio dall’inizio della guerra:
Abbiamo eliminato 10 comandanti di Hamas equivalenti a comandanti di battaglioni e di brigata, guidavano i combattimenti contro le nostre forze. Hanno progettato la strage terribile del 7 ottobre e hanno impartito ordini ai loro sottoposti.
Da Gaza, arrivano anche notizie liete: c’è per esempio la storia di Minerva, la bimba palestinese atterrata a Fiumicino proprio oggi, giorno del suo sesto compleanno, alle 21, accompagnata dalla mamma e accolta dal papà. È partita dal Cairo, la capitale egiziana raggiunta proprio grazie al passaggio a Rafah.