L’Arabia Saudita attende il mercato invernale ma ha già lanciato la sfida alla Serie A. Vuole i big, subito a gennaio, li vuole tutti, è pronta a mettere sul piatto fior di milioni pur di arrivare all’obiettivo. Ma tutto questo non fa paura a Claudio Anellucci, con il noto agente FIFA che in esclusiva a Tag24 afferma senza dubbio: E’ una bolla che durerà poco“.

L’Arabia Saudita guarda la Serie A, Anellucci: “Si costruisce partendo dalle basi”

L’Arabia Saudita non vuole aspettare, vuole le grandi firme della Serie A a partire da gennaio, ma per l’agente FIFA Claudio Anellucci tutto questo ha le ore contate: “Io la considero ancora come una cosa di passaggio”.

Ma non rischia di diventare consuetudine?

Ho avuto a che fare con la bolla indiana, dove hanno provato a fare la stessa cosa ovviamente con capacità diverse, ma si sono fermati e non sono andati avanti. Anche per quanto riguarda questa situazione del calcio arabo dovrebbe essere lo stesso. Parliamo di una realtà con una forza economica pazzesca, possono permettersi di fare qualsiasi cosa, ma per far diventare i campionati interessati non ti basta prendere solo le figurine, devi partire dalla base, ovvero le scuole calcio. E non ci vuole un giorno per crearle. Se fai un campionato di all stars attiri per un momento, ma finisce lì, non va avanti. Può diventare un problema se la FIFA gli concede uno slot per la Champions”.

Però quelle figurine le tolgono all’Italia, così il livello della Serie A si abbassa

“Ma tanto il nostro campionato già non è di livello alto, lo specchio è la Nazionale. Prendiamo Milinkovic, ha scelto l’Arabia per un fatto economico, non è una scelta di vita perché lì lo stile di vita è molto diverso, caso vuole che Messi alla fine sia andato in America all’Inter Miami. Ci sarà una grossa migrazione per uno-due anni, ma poi tutto tornerà come prima”.

Ma siamo noi a dare forza al calcio arabo?

“Se veramente si volesse risolvere la situazione, ci dovrebbero essere dei paletti per evitare che vengano spese queste cifre enormi, un po’ come è successo in Cina. Ma a parte ciò, questo tipo di mentalità non potrà funzionare. Vedi il Paris Saint Germain, sono più di 15 anni che investe come non mai e ha vinto solo scudetti, e basta. Possiamo parlare all’infinito del fatto che ai giocatori piaccia il portafogli pieno, ma alla fine esce sempre la voglia di competere e vincere. Non mi stupirei se tra sette-otto mesi Milinkovic dovesse tornare in Europa”.

Quindi resisterà ancora per poco

“Sarò matto ma penso che durerà solo qualche anno. Il pubblico ha voglia di vedere calcio, non le figurine. Ma tutto questo parte dal principio, come per l’appunto le scuole calcio, portare il bambino ad imparare ma prima di tutto divertendosi. Mentalità che lì in Arabia non c’è è tutto diverso. E così non vai da nessuna parte. Parliamo di un posto dove mentre c’è la partita vedi persone che giocano a scacchi”.