La tempesta Ciaran ed il maltempo stanno creando in queste ore molti disagi in tutta Italia, con situazioni più o meno gravi a seconda della regione. In Toscana ci sono stati allagamenti fra Prato e Firenze, mentre il governatore della Liguria Giovanni Toti ha dichiarato che sta per essere dichiarato lo stato d’emergenza per la sua regione. Si prevedono peggioramenti nei prossimi giorni.
La tempesta Ciaran ed il maltempo in Italia: allagamenti in Toscana, straripa il fiume Bisenzio
Le forti piogge che hanno colpito la provincia di Firenze nella serata di ieri 2 novembre fanno sentire i loro effetti anche nella giornata di oggi 3 novembre. Il fiume Bisenzio, ingrossato dalle precipitazioni, ha rotto i propri argini e gli allagamenti che ne sono seguiti hanno portato alla chiusura di esercizi commerciali e strade. Il sindaco di Campi Bisenzio ha emanato un’ordinanza in tal senso, chiedendo alla popolazione di rimanere nelle proprie abitazioni.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, sta coordinando i soccorsi insieme al prefetto Francesca Ferradini dal centro di coordinamento e soccorso della Protezione Civile e ha riconosciuto che la situazione è molto grave e pericolosa:
Occorre fare presto, approfittare della pausa prevista nel meteo prima di sabato pomeriggio per ripristinare il più possibile. A Campi c’è la situazione peggiore, con anche migliaia di persone ancora senza luce e acqua e famiglie sfollate, ma anche nel Empolese e nel Alto Mugello ci sono criticità, mentre l’ospedale di Borgo San Lorenzo è tornato pienamente funzionante. Seguiamo la situazione passo passo, compreso un eventuale cambiamento del colore degli allerta che da noi è stato giallo come era opportuno e bene è stato non chiudere le scuole. E nel capoluogo resta fino al tardo pomeriggio l’allerta giallo per vento forte e invito a fare attenzione a non camminare o parcheggiare nelle zone alberate. Agli Uffizi, lato Arno, la cui situazione è sotto controllo, non chiudevano alcuni finestrini e sono stati perciò dei sacchi di sabbia dalla protezione civile.
Nel pomeriggio di oggi 3 novembre è stata diramata l’allerta gialla per forte vento. Al momento dei due dispersi che risultavano, una è morta bloccata nella sua auto. Vigili del Fuoco e Carabinieri sono in azione per aiutare nelle ricerche e per limitare i danni delle piogge. I danni peggiori si sono registrati a Prato, Quarrata, Pontedera e Seano, mentre a Campi Bisenzio 50 persone sono state sfollate a Spazio Reale, al centro della diocesi della città.
Riguardo la difficile situazione in Toscana e nel Veneto, il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha offerto il proprio aiuto:
Il governatore sottolinea come i problemi legati al maltempo necessitino di interventi strutturali e non di iniziative estemporanee:
Serve un piano nazionale di investimenti sulla messa in sicurezza del territorio e la cura del dissesto idrogeologico, che veda insieme istituzioni nazionali ed enti locali, forze politiche e parti sociali, atenei e organismi scientifici. Perché nessuno può farcela da solo.
Maltempo, la Liguria verso l’allerta gialla: “Domani nuova allerta meteo, vicini alla dichiarazione di emergenza”
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nell’ultima riunione della giunta regionale, ha dichiarato che la situazione col passare delle ore si sta complicando sempre di più: le precipitazioni hanno causato allagamenti in diversi comuni della costa ligure (come Albissola Marina, Camogli, Levanto, Portofino, ecc.) e hanno messo in pericolo la vita delle persone che si trovavano sul lungomare. Situazione potenzialmente pericolosa, tanto da far pensare alla richiesta di una dichiarazione di emergenza regionale:
È in corso una forte mareggiata sulle nostre coste del centro e levante ligure, con danni nei Comuni costieri per quanto riguarda banchine mobili, gazebo e allagamenti. Domani è prevista una nuova allerta meteo per piogge intense e persistenti e ci aspettiamo una domenica di burrasca sul mare. Ritengo quindi che nella prossima riunione di Giunta dichiareremo lo Stato di Emergenza regionale, verificando nelle ore successive con il ministro Musumeci e il capo del Dipartimento della Protezione civile Curcio la possibilità di agganciarci allo Stato di Emergenza nazionale, non appena avremo tirato le somme della situazione complessiva.
Il governatore ha quindi rivolto alla cittadinanza la richiesta di restare nelle proprie abitazioni e di ridurre al minimo gli spostamenti.