Non è un mistero che l’Arabia calcistica abbia puntato la Serie A, ma non vuole aspettare. Già a gennaio è in programma una full immersion di mercato con l’obiettivo di arricchire la Saudi Pro League di grandi nomi a suon di milioni. La lista è lunga e il rischio di vedere un campionato italiano orfano dei cosiddetti big è alto, così come il fatto che tutto ciò possa diventare normalità.
“Purtroppo diventerà consuetudine“, non ci gira intorno Stefano Guercini, con l’agente FIFA che in esclusiva a Tag24 ha analizzato quello che è un fenomeno radicato nel panorama calcistico mondiale e che è pronto a diventare sempre più forte.
L’Arabia punta la Serie A, Guercini: “La passione per il calcio sta svanendo”
L’Arabia non si ferma, punta sempre più in alto, e vede nella Serie A una terra promessa dove potersi arricchire ancora di più al netto di ciò che si è dimostrato secondo l’agente FIFA Stefano Guercini: “Tutto dovuto ad una visione sempre più commerciale del settore, dove molti nomi guadagnano cifre esorbitanti a volte senza anche meritarli. Basta una prestazione fatta bene per aprire le porte alla ricchezza”.
Prima si andava fuori dall’Europa per concludere la carriera
“Era patria per giocatori che proprio volevano chiudere carriera, gli over 35. Adesso la razzia è indirizzata verso giocatori importanti che a livello di età sono molto più giovani, ma di tanto. E c’entrano anche i settori giovanili”.
Cioè?
“Si stanno muovendo anche verso profili di 18 anni, se non anche meno, che vanno ad aumentare il rischio di vedere questo fuggi fuggi anche verso chi ancora deve affermarsi. Bisogna tutelare i settori giovanili, altrimenti il rischio è grande”.
E’ davvero così sottile questo filo?
“Si, è un rischio concreto, che il calcio italiano non sta prevedendo rispetto alle strategie poste in essere a chi è preposto a decidere il futuro dei giovani, ovvero i settori giovanili. Adesso si preferisce prendere ragazzi da altre nazioni, e non far lavorare ben il vivaio se non attraverso situazioni che non hanno a che fare con la meritocrazia. E così guardano verso altri lidi”.
Così i settori giovanili smetterebbero di funzionare
“Certo, sta succedendo, il rischio c’è. Oggi quando ti chiedono il profilo di un giocatore, invece di lavorare su ciò che hai a disposizione punti alla ricerca estera. E così rischi veramente di fare un danno”.
Non solo la Serie A, l’Arabia vuole tutto
Oltre la Serie A, l’Arabia ha messo nel mirino anche i giovani. Per Stefano Guercini questo porterebbe anche a valutazioni extra calcistiche: “Questo rischia di creare un danno anche alla vita del ragazzo – afferma l’agente – vorrebbe dire andare in un posto diverso, culturalmente differente. E’ difficile ambientarsi presto con determinate realtà quando sei così giovane, al netto del richiamo dei tanti soldi. Se non si sta accanto a questi ragazzi per farli crescere, e si pensa solo al mero guadagno, finisce tutto”.
Fa paura questa cosa
“Deve far paura, chi nega questa cosa mette la polvere sotto il tappeto, ma riemergerà prima o poi”.
Ci sarà incetta di nomi adesso a gennaio in Serie A
“Dipende dalle posizioni delle squadre in campionato, dagli obiettivi, dal percorso della Nazionale”.
Immobile è uno di quei nomi
“Strano che non si sia convinto prima. Doveva andare via quando si è presentata l’occasione, avrebbe colto una grande opportunità, adesso sarebbe un ripiego”.
Ha esaurito la sua storia a Roma?
“Quando sei martello e batti forte è un conto, quando invece sei incudine e battono gli altri la situazione cambia”.
Dobbiamo abituarci ad un calcio arabo che farà mercato a suon di milioni?
“Si la centralità sta diventando questa. La passione per il calcio non è quella di una volta”.