Cosa non si farebbe per il proprio animale domestico? Cappottini, vestitini, filmati e foto a volontà riempiono le gallerie di ogni buon padrone. Il giro d’affari della cosiddetta Pet Economy sta crescendo in maniera esponenziale. Che ormai i nostri amici a 4 zampe, e non solo, siano diventati veri e propri membri della famiglia è fatto assodato da un po’.

Il costo per il benessere dei nostri animali domestici sta lievitando considerevolmente. Non basta più il cibo di gusti raffinati e la toelettatura qualche volta al mese (per i più puntigliosi): adesso servono psicologi, fisioterapisti e addestratori. Ma qual è il gatto più costoso al mondo?

Qual è il gatto più costoso al mondo?

Certo, il valore del nostro amico peloso è inestimabile: guai a chi osa anche solo guardarlo male. Padroni della casa e di ogni superficie, i gatti non sono solo animali da compagnia, ma portano anche diversi benefici alla salute. Certo, occuparsene non è sempre facile e spesso mantenerne più d’uno è un’impresa, eppure esistono delle razze talmente pregiate da arrivare a costare anche 100.000 mila euro per il loro acquisto. Uno spicca in assoluto sugli altri come il gatto più costoso al mondo: l’Ashera.

Ashera

L’esemplare più costoso al mondo è l’Ashera, completamente creato in laboratorio. Questa nuovissima razza è simile a un giaguaro, è lungo circa 120 centimetri e può pesare 15 kg. Il costo per un esemplare base è di 17.000 euro, ma il Royal Ashera costa ben 96.000 euro. Per ottenerlo c’è una lunga lista d’attesa che può arrivare fino a 9 mesi.

L’Ashera è nato dalla sperimentazione della Lifestyle Pets, un’azienda statunitense di biotecnologie. Pubblicizzato come “ipoallergenico” (caratteristica che si può eventualmente richiedere), il gatto è uno dei progetti su cui la società sta lavorando. Infatti, il fondatore, Simon Brodie, vorrebbe sviluppare una serie di animali da creare e rivendere a un pubblico particolarmente ricco e volenteroso di scialacquare denaro.

Pare, inoltre, che gli esemplari non siano in grado di riprodursi e questo fa sicuramente aumentare ancora di più valore e costi, tutto a scapito dell’animale, che viene ridotto a mero oggetto.

I gatti più costosi al mondo: ecco la classifica delle razze più amate

Quando si tratta del musetto di un gattino, non c’è prezzo che tenga. Si può andare da poche centinaia di euro fino a diverse migliaia per l’acquisto di esemplari unici e particolari. Scopriamo insieme la classifica delle razze più pregiate.

British Shorthair

Purosangue inglese, il British Shorthair è stato importato nell’isola dai Romani. Il nome richiama la peculiare caratteristica del pelo corto, solitamente blu-grigiastro e molto morbido. Questo micetto diventa adulto intorno ai 3 anni e l’aspettativa di vita è di circa 15 anni. Il carattere mite e la corporatura robusta lo rendono un buon esemplare per la vita da appartamento. Il costo? 1.500 euro.

Blu di Russia

Dalle sponde del Mar Bianco conquista i cuori il Blu di Russia, chiamato anche Russian Blue o gatto Arcangelo in onore della sua città di origine nel Nord della Russia. Occhioni verdi a mandorla, pelo blu-argento e carattere dolce e vivace. Il Blu di Russia è considerato uno dei gatti più intelligenti e il suo costo varia fra i 1.000 e i 2.000 euro.

Scottish Fold

Fascia di prezzo simile (2.500 euro) per lo Scottish Fold scozzese. Sulle tonalità del grigio e del nero, questo gatto è conosciuto per la sua espressione buffamente triste dovuta alle orecchie piccole piegate all’ingiù.

Sphynx

Alcuni lo repellono, altri lo amano. Sebbene il suo nome rievochi un passato da divinità egizia, lo Sphynx in realtà ha origini canadesi. Zampe e orecchie sono molto grandi, ma il suo corpo è completamente privo di pelo. Questo lo rende un animale estremamente delicato, adatto ad ambienti caldi. Uno Sphynx può costare 2.500-3.000 euro.

Peterbald

Derivato dall’accoppiamento di un russo Don Sphynx e un Siamese, il Peterbald ha un pelo cortissimo e un carattere allegro. Il nome di “siamese nudo” spiega la necessità di prestargli particolare cura e attenzione. Questo e il fatto che non ami la solitudine lo rendono perfetto per una famiglia. La sua fascia di prezzo si aggira intorno ai 1.000-2.800 euro.

Siamese

Il Siamese è oramai la razza felina più sdoganata, ma forse non tutti sanno che questo micio è originario della Thailandia ed è un gatto aristocratico. Portato in Europa nel 1871, il siamese ha il pelo color crema, con alcuni punti più scuri sul muso, zampe, orecchie e coda. Il suo costo oscilla notevolmente fra i 700 e i 2.200 euro.

Maine Coon

Antico, maestoso e dal foltissimo pelo, il Maine Coon deve il suo nome allo Stato dei Maine di cui è originario e dal “raccoon“, l’orsetto lavatore, per via della cosa piuttosto simile. Un esemplare costa fra i 1.000 e i 1.500 euro.

Gatto del Bengala

Con il Gatto del Bengala si sale decisamente di prezzo: 10.000 euro per un esemplare con il pedigree. Seppur ottenuto dall’incrocio fra un gatto domestico e uno selvatico, il Bengala ha un carattere curioso, intelligente e estremamente vivace.

Savannah

Dall’Africa arriva il Savannah. La sua fisionomia assomiglia a quella di un ghepardo in miniatura, ma il suo carattere rispecchia quello di un gatto domestico: socievole e affettuoso. Un esemplare di Savannah può costare 50.000 euro a causa della sterilità dei maschi fino alla quinta generazione.