L’anoressia è un disturbo alimentare complesso e multifattoriale che coinvolge una serie di cause interconnesse. Gli esperti hanno studiato a fondo questo problema per identificare i fattori scatenanti.
In questo articolo vedremo quali sono le cause dell’anoressia e i fattori scatenanti di questo grave disturbo. Comprendere meglio questi aspetti è cruciale per affrontare e prevenire l’anoressia in modo efficace.
Cos’è l’anoressia?
L’anoressia nervosa, spesso semplicemente chiamata anoressia, è un grave disturbo alimentare caratterizzato da una significativa perdita di peso o sottopeso persistente.
Le persone affette da anoressia spesso non riescono a riconoscere la gravità della loro condizione a causa di una percezione distorta del proprio corpo.
Nonostante siano già sottopeso, si vedono come troppo grasse e voluminose. Il loro peso corporeo e la forma fisica hanno un’influenza eccessiva sulla loro autostima.
Le persone con anoressia vivono costantemente con la paura di ingrassare e i loro pensieri ruotano sempre attorno al cibo, al peso e all’immagine corporea.
Coloro che soffrono di questa malattia seguono rigorose regole dietetiche, mangiano molto poco, evitano cibi calorici e fanno tanto sport.
Alcuni sviluppano rituali legati all’alimentazione, come il conteggio delle calorie o il taglio del cibo. Altri ricorrono all’uso di farmaci o al vomito autoindotto per perdere peso.
L’anoressia può portare anche a comportamenti di abbuffata seguiti da sensi di colpa e auto-punizioni attraverso una maggiore restrizione alimentare. Questo disturbo alimentare è grave e richiede un trattamento specifico e immediato.
Quali sono le cause dell’anoressia?
L’anoressia è un disturbo alimentare e quindi una malattia mentale. Le loro cause sono almeno in parte di natura psicologica.
Tuttavia, non è ancora sufficientemente chiaro il motivo per cui alcune persone sviluppano l’anoressia in risposta a problemi psicologici e altre no. Gli esperti presuppongono che diversi fattori concorrano allo sviluppo del disturbo alimentare.
Oltre ai fattori psicologici, probabilmente sono cruciali anche i fattori biologici e dalla predisposizione ereditaria: se un gemello identico soffre di anoressia, in circa la metà dei casi anche l’altro gemello ne soffrirà.
Un’altra spiegazione biologica per lo sviluppo della malattia riguarda il cervello: studi con tecniche di imaging indicano che alcune aree del cervello cambiano quando qualcuno mangia troppo poco cibo e perde molto peso.
Secondo gli studi, vengono colpiti il sistema di ricompensa e le regioni del cervello responsabili del controllo cosciente del comportamento.
Questi cambiamenti non spiegano perché la persona colpita sviluppa abitudini alimentari malsane. Ma potrebbero essere uno dei motivi per cui morire di fame e perdere peso diventa una sorta di dipendenza.
Tuttavia, è stato dimostrato che molti malati sono simili tra loro in alcuni tratti della personalità, tendenze o difficoltà. Alcuni fattori scatenanti comuni sono:
- una debole autostima e un’immagine di sé negativa;
- umore instabile;
- ansia e depressione;
- difficoltà ad affrontare e gestire sentimenti stressanti;
- uno stile di personalità ansioso-evitante, che, tra le altre cose, è accompagnato dal fatto che le persone colpite temono gli incontri con altre persone perché potrebbero subire rifiuti, critiche o insulti;
- uno stile di personalità ossessivo-compulsivo che si manifesta, tra le altre cose, nel perfezionismo, nell’eccessiva pulizia e controllo e nella mancanza di flessibilità;
- comportamento di attaccamento insicuro.
Molte persone con anoressia hanno subito alcuni traumi nella loro infanzia e/o gioventù. Il trauma è quindi considerato anche un fattore di rischio per il disturbo alimentare o un possibile fattore scatenante.
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Quando inizia di solito l’anoressia?
L’anoressia di solito si sviluppa durante la pubertà e l’adolescenza. Probabilmente questo ha a che fare con i cambiamenti fisici che si verificano durante la pubertà e possono far sorgere sentimenti e bisogni insoliti, a volte inquietanti.
A seconda di come i giovani percepiscono questi cambiamenti, di come li affrontano e di quanto sono supportati nell’affrontarli, questo periodo può essere senza problemi oppure estremamente stressante.
In quest’ultimo caso può svilupparsi un disturbo alimentare come l’anoressia.
Un’altra possibile ragione per cui i disturbi alimentari di solito iniziano durante la pubertà è il cambiamento nel rapporto con i genitori. Più nello specifico: i conflitti che spesso sorgono durante questa fase della crescita.
Quando le persone colpite da questi conflitti non sono in grado di affrontarli, l’anoressia offre loro un modo alternativo per esprimersi. Il rifiuto di mangiare serve in una certa misura come strumento di potere sui genitori.
Dimagrire per conformarsi all’ideale di bellezza
L’ideale della magrezza diffuso in Italia e nel mondo, può contribuire a sviluppare l’anoressia. Ciò è particolarmente vero per le donne, che corrono circa dieci volte il rischio di contrarre questa malattia rispetto agli uomini.
Molti sentono il desiderio di dimagrire per conformarsi a questo ideale, ma non in tutti, per fortuna, questo desiderio provoca un disturbo alimentare. L’ideale della magrezza non può essere l’unica causa dell’anoressia ma, come gli altri fattori citati, contribuisce solo al suo sviluppo.