Erano apparse in vari punti della città di Napoli: le locandine con i volti degli israeliani rapiti nel raid di Hamas a Gaza sono state subito vandalizzate. Attaccate a pali segnaletici, della luce o sulle cabine telefoniche, sono state strappate o rovinate usando un pennarello nero. Non si placa l’ondata di antisemitismo che si sta diffondendo in Italia e in Europa.
Vandalizzate locandine degli ostaggi israeliani a Napoli
Le locandine, affisse in varie strade della città di Napoli, mostravano i volti dei cittadini israeliani che ad oggi risultano ancora prigionieri di Hamas: bambini, donne e anziani. Secondo gli ultimi aggiornamenti, gli ostaggi a Gaza sarebbero 242.
Nel testo che accompagnava le foto si leggeva:
Il 7 ottobre quasi 200 civili israeliani innocenti sono stati rapiti e portati nella Striscia di Gaza. La loro posizione rimane sconosciuta. Più di 3.000 donne, uomini e bambini, di età compresa tra i 3 mesi e gli 85 anni, sono stati feriti, uccisi, picchiati, violentati e separati brutalmente dai loro cari da Hamas.
Oltre al nome e all’età del rapito, la locandina riportava anche l’invito a scattare una foto al manifesto e condividerla sui social, con la sigla ‘KidnappedFromIsrael’:
Aiutaci per favore a portarli a casa vivi
l’appello diffuso in città.
Gli altri episodi di antisemitismo
Quello accaduto a Napoli è solo l’ultimo degli episodi di antisemitismo, un fenomeno che si sta diffondendo in Italia, in Europa e anche in USA, con un allarme che riguarda le università.
A Roma, nei giorni scorsi, alcune pietre d’inciampo sono state vandalizzate. Mentre a Vienna è stato appiccato un incendio al cimitero ebraico.