Entro il 10 novembre 2023, è possibile presentare la domanda all’INPS per richiedere lo stralcio dei contributi. La richiesta di riconteggio dei debiti annullati può essere presentata entro la scadenza da tutti gli aventi diritto, nell’ambito del saldo e stralcio dei debiti fino a 1000 euro.

La precedente Legge di Bilancio per il 2023 ha introdotto l’annullamento automatico dei debiti di importo residuo fino a 1000 euro, alla data del 30 aprile 2023.

Nel testo, vediamo chi può presentare la domanda, come farlo e quali sono i debiti interessati al saldo e stralcio.

Cos’è il riconteggio dei contributi

Il Decreto Lavoro ha previsto la possibilità di versare i debiti annullati e ripristinare la corretta posizione contributiva. Le categorie di lavoratori interessati allo stralcio dei debiti sono escluse dall’applicazione del principio di automaticità delle prestazioni. Perciò, la posizione risulta implementata in proporzione all’effettivo versamento dei contributi.

Chi sono i soggetti interessati? Il ricalcolo dei contributi, in base alle disposizioni del Decreto Lavoro, può essere richiesto:

  • Dai lavoratori iscritti alle gestioni artigiani e commercianti;
  • Dai lavoratori autonomi agricoli;
  • Dai committenti e professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps.

Queste categorie di lavoratori sono interessate allo stralcio dei debiti fino a 1000 euro. Inoltre, la possibilità viene estesa a tutti i lavoratori che si sono visti annullare, al 31 dicembre 2018, i debiti fino a 1000 euro.

Sottolineiamo che il riconteggio dei contributi potrà essere esercitato solo quando, alla data dell’annullamento automatico, risulti verificata la titolarità dell’Inps a ricevere il pagamento dei debiti stralciati.

Stralcio dei contributi INPS, domande entro il 10 novembre

Con la pubblicazione della circolare n. 86, il 10 ottobre 2023, l’Inps ha fornito tutte le indicazioni necessarie per richiedere l’annullamento dello stralcio dei debiti contributivi fino a 1000 euro, con lo scopo di tutelare le posizioni assicurative.

I soggetti interessati, che abbiamo elencato precedentemente, potranno saldare i debiti stralciati in un’unica soluzione o in comode rate mensili da versare entro il 31 dicembre.

Quali debiti possono essere annullati? Il Decreto Lavoro e la Legge di Bilancio del 2023 hanno previsto l’annullamento automatico dei debiti dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 e dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

Quindi, i contribuenti che intendono versare quanto dovuto dovranno presentare la domanda all’Inps entro il 10 novembre 2023.

Avranno la possibilità di richiedere il riconteggio dei debiti se alla data dell’annullamento i debiti risultavano oggetto di:

  • Rateizzazione oppure definizione agevolata in corso;
  • Procedimento giudiziale;
  • Intimazione di pagamento o altre azioni esecutive.

Come presentare la domanda

L’Inps ha fornito tutte le informazioni necessarie per presentare correttamente le domande. Di seguito, spiegheremo brevemente come fare. Considerate le due diverse misure di stralcio dei debiti, l’Inps ha predisposto due modelli di domanda. Utilizzando i modelli i contribuenti potranno richiedere:

  • Il riconteggio dei debiti annullati, fino a 1000 euro, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010;
  • Il riconteggio dei debiti annullati, fino a 1000 euro, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

I soggetti interessati allo stralcio dei debiti, al momento della presentazione della domanda, dovranno fornire le seguenti indicazioni:

  • Numero della Cartella di pagamento, dell’Avviso di Addebito oppure i periodi oggetto di annullamento per i quali è richiesto il riconteggio;
  • La modalità di pagamento prescelta;
  • L’impegno ad effettuare il versamento integrale della somma dovuta entro e non oltre il 31 dicembre 2023;
  • Dichiarare l’importo eventualmente versato dal 1° gennaio 2023 fino alla data di annullamento del 30 aprile 2023.

Dopo la ricezione della domanda, se accettata, l’Inps comunicherà l’importo e i contribuenti dovranno provvedere al pagamento entro il 31 dicembre 2023, in base alla modalità scelta.

Leggi anche: Rottamazione quater: entro 24 ore, paga senza rischio di blocco del conto corrente e adempimento degli obblighi fiscali e Rottamazione quater da pagare entro il 6 novembre 2023. Poco meno di sette giorni alla scadenza dell’adempimento