No, i tifosi del Manchester United non si aspettavano questo inizio, ne che mister Ten Hag potesse trovarsi così in crisi. Si, il tecnico ex Ajax è finito all’interno di un pozzo senza fondo senza possibilità di potersi aggrappare a nessuna corda per risalire. Lontani i tempi del grande Sir Alex Ferguson, dove la parola vittoria era un mantra quotidiano. Ora la dura realtà dice altro, ovvero che i Red Devils, quelli che facevano paura a tutta l’Europa, adesso non ci sono più.
La sconfitta in Carabao Cup per 3-0 contro il Newcastle, ma sopratutto la sconfitta in Premier League nel derby contro i cugini del Manchester City hanno scatenato la protesta dei tifosi, che chiedono a gran voce l’esonero del tecnico.
Manchester United, ora Ten Hag rischia
Nessuno sta capendo come sia possibile che lo United stia facendo tutta questa fatica. Una paura che si è trasformata in dura realtà partita dopo partita, e adesso il mondo Red Devils rischia di diventare una vera polveriera. I numeri condannano senza possibilità di rivalsa il Manchester: ad oggi il tabellino recita 8 sconfitte nelle prime 15 gare stagionali (peggior avvio dal 1962), di cui 5 all’interno della mura dell’Old Trafford, 16 gol subiti e solo 11 fatti.
Numeri da film horror, e che certificano come lo United sia malato, l’unico problema è che non si capisce quale possa essere la cura. Anche perchè non è solo un discorso relativo al campionato, ma anche in Champions League i ragazzi di Ten Hag stanno sudando sette camice, con appena 3 punti conquistati ed un terzo posto che ad oggi vorrebbe dire Europa League, per un totale di 6 gol fatti e 7 subiti.
Una situazione che vale una sonora bocciatura per chi abituato a lottare per arrivare fino alla fine della competizione europea più prestigiosa, ma la sensazione è che il Manchester United sia lontano anni luce dalle altre squadre di vertice. Con Ten Hag finito nel vortice delle polemiche. Il tecnico olandese non riesce più ad azzeccarne una, e di conseguenza non riesce a lavorare con la tranquillità del caso, le prestazioni insufficienti lo dimostrano.
Non solo, si vocifera anche di uno spogliatoio che pare si sia stufato della situazione attuale, reputando Ten Hag come il principale colpevole di questo incubo. La dirigenza attende, o meglio ha atteso. Perchè se prima il tecnico godeva di una forte fiducia, adesso questa sta venendo meno. E la parola esonero ha preso corpo in maniera netta.
I possibili sostituti
Anche perchè di investimenti sono stati fatti. Tanti, ma ad oggi non hanno fatto la differenza. L’esempio più lampante è quello di Rasmus Hojilund, con l’ex Atalanta che ad oggi non è riuscito a siglare nemmeno una rete con la maglia dello United addosso. Ecco dunque che la panchina di Ten Hag traballa più che mai, e i nomi certamente non mancano.
Come quello di Zinedine Zidane. Il mister francese è ancora fermo dopo la sua vincente esperienza con il Real Madrid, è in attesa di una panchina che lo stimoli, ma non ha fretta, vuole procedere con calma e valutare bene ogni sfumatura. Un nome che interessa è anche quello di Ruben Amorim, più difficile però dato che il tecnico portoghese è impegnato con lo Sporting Lisbona, sarebbe più un discorso da affrontare a fine stagione.
Stesso discorso con Roberto De Zerbi, che alla dirigenza dello United piace e anche tanto, ma ad oggi il Brighton si tiene stretto il tecnico italiano. Possibile un interessamento verso Graham Potter, anche se la sua avventura non proprio indimenticabile con il Chelsea frena lo United. Il nome grosso però c’è, e che porterebbe la dirigenza ad affondare il colpo in un battito di ciglia, ovvero Antonio Conte.
Il mister leccese si sta godendo la famiglia, così come ribadito più volte quando si vociferava di un suo passaggio al Napoli per sostituire Garcia. Adesso lo stesso gioco potrebbe ripetersi oltre la Manica, da capire se Conte scioglierà le sue riserve per dire sì ad una panchina così prestigiosa, anche in corsa. Sempre se Ten Hag non ritrovi la strada maestra.