Violenza privata aggravata, interruzione di pubblico servizio aggravata e blocco stradale. Sono queste le accuse a carico di tre degli undici attivisti di Ultima Generazione, arrestati per aver bloccato stamani la Tangenziale di Bologna.
Arrestati 3 degli 11 ambientalisti che stamattina hanno bloccato la Tangenziale di Bologna
Le accuse per gli altri otto vanno dall’attentato alla sicurezza dei trasporti al blocco stradale, e ancora danneggiamento in concorso, interruzione di pubblico servizio, istigazione a delinquere, manifestazione non autorizzata e violenza privata.
Violenza privata aggravata e interruzione di pubblico servizio aggravata arrivano perché due dei tre arrestati, essendosi cosparsi le mani con cemento a presa rapida per rimanere bloccati all’asfalto, avrebbero messo a repentaglio la propria e l’altrui incolumità. I manifestanti sono stati liberati dai Vigili del Fuoco e poi curati dai sanitari del 118.
Domani, 3 novembre, il processo per direttissima e un nuovo sit-in di protesta
Domani, 3 novembre, alle 10, è prevista la direttissima in tribunale. Fuori dal palazzo si sta già preparando un altro sit-in di protesta. I tre arrestati sono considerati anche tra gli organizzatori dell’iniziativa, messa già in atto in passato.
Partita intorno alle 8.30, la protesta ha comportato una lunga coda di auto nonché le consuete critiche da parte degli automobilisti. Gli arrestati – informa Ultima Generazione – sono una ricercatrice universitaria e due capi scout.
Sempre Ultima Generazione aveva bloccato un’arteria di Torino, lo scorso 21 ottobre, e l’A4, due giorni prima.