Arrivato in sordina dopo essersi fatto notare in Serie A con la maglia del Bari, Luigi Sala a Milano si è preso il suo spazio. E’ stato il protagonista inaspettato della vittoria dello scudetto per la squadra di Zaccheroni. In rossonero ha vissuto tre stagioni, giocando al fianco di Maldini e Costacurta. Lo avevano ribattezzato il ‘nuovo Tassotti’. Per commentare il momento di flessione del Milan e le critiche dei tifosi rossoneri, con tanto di richiesta di esonero per mister Pioli, Sala è intervenuto in esclusiva a Tag24.
I tifosi del Milan e l’esonero di Pioli Sala a Tag24
Il pareggio arrivato contro il Napoli, dopo la sconfitta con la Juventus e la brutta prestazione in Champions, in casa del Psg, ha aperto uno squarcio in casa Milan. Le certezze che contraddistinguevano la squadra di Pioli fino a poco più di una settimana fa sembrano essere svanite. Tanto è vero che sui social, negli ultimi giorni, una parte dei tifosi rossoneri chiede addirittura l’esonero del mister. Esagerato, forse ingeneroso, per un allenatore e una squadra che sta vivendo sicuramente un momento di flessione ma che ha appena chiuso una settimana di fuoco. Per riprendere la marcia e recuperare terreno nella lotta scudetto sarà fondamentale ricominciare a vincere già dalla prossima, contro l’Udinese. Per commentare il momento del Milan e le critiche nei confronti di Pioli, Sala, ex difensore che in rossonero ha vinto uno scudetto, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il 2 a 2 in casa del Napoli ha dato il via a tante polemiche. È troppo parlare di crisi in casa Milan?
“Beh penso proprio di sì, mi sembra davvero eccessivo. Io non vedo nessuna crisi, non è un termine giusto da utilizzare. È una squadra che non sta passando uno dei suoi migliori momenti e su questo non ci piove. Anche a Napoli però i rossoneri hanno provato a fare la partita per gran parte dell’incontro e sarebbe potuta finire anche diversamente. Non è un Milan brillante, ma da qui a parlare di crisi c’è molta differenza”.
Eppure nei confronti di Stefano Pioli sono tante le critiche. Addirittura molti tifosi sui social ne chiedono l’esonero, cosa ne pensi?
“Non sono d’accordo con queste critiche. Pioli ha lavorato bene e a mio avviso sta continuando a lavorare bene. Con tutto quello che è successo anche questa estate, con la sessione di mercato fatta, ci può stare che ci sia una parte dei tifosi che la possa pensare diversamente. Però il mister del Milan resta un ottimo allenatore, uno che sa perfettamente quello che deve fare per risistemare le cose. Quando sono così eccessive sono sempre critiche che lasciano un po’ il tempo che trovano”.
Tu sei stato un difensore e questo è un reparto particolare e in emergenza in casa Milan. Oltre agli infortunati però, hai la sensazione che stiano mancando colonne portanti come Theo Hernandez e Leao?
“Il reparto difensivo è stato martoriato dagli infortuni e ovviamente adesso è deficitario. Ci sono tanti ragazzi giovani, bravi, ma che non hanno ancora l’esperienza necessaria che servirebbe in certi momenti. E poi ci sono calciatori del calibro di Theo Hernandez e Leao, come giustamente hai sottolineato, che non stanno vivendo un momento di forma straordinario e questo sta creando qualche difficoltà imprevista. La difesa, per entrambi i motivi, sta facendo fatica”.
Da questo momento si esce solo con i risultati?
“Per forza, sono momenti in cui basta una partita fatta bene e una bella vittoria per ritrovare l’entusiasmo e le certezze che il Milan ha avuto fino a questo momento. Ora ci vogliono tre punti fatti bene, magari già nella prossima sfida, per ritrovare quel coraggio che manca e quella voglia di giocare come questa squadra ha sempre fatto negli ultimi anni e nell’ultimo periodo. Devono ricominciare ad andare a prendere l’avversario alto, a recuperare palla velocemente. Queste caratteristiche la squadra di Pioli ce l’ha, però quando mancano i risultati diventa difficile”.
È una squadra da scudetto?
“Sicuramente, non vedo quest’anno squadre che possano uccidere il campionato. L’Inter è leggermente favorita, ma anche Milan, Juventus e Napoli sono squadre che possono e devono ambire allo scudetto. Il fatto che non ci sia nessuna formazione pronta ad ammazzare la Serie A mi fa pensare che assisteremo a una grande stagione, divertente e combattuta fino alla fine”.