Superbonus, meno di un mese per effettuare la cessione dei crediti d’imposta per i lavori di efficientamento energetico o di ristrutturazioni con il meccanismo della remissione in bonis. Si tratta dell’istituto mediante il quale, pagando una sanzione di 250 euro, i committenti e gli operatori dei lavori hanno la possibilità di liberarsi dei bonus edilizi o dello sconto in fattura mediante cessione da effettuarsi entro il 30 novembre 2023.

A tal proposito, la legge di conversione del decreto 11 del 17 febbraio 2023 – il provvedimento che, di fatto, ha bloccato la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per i lavori iniziati a partire da quella data – stabilisce che, entro la scadenza di fine novembre, gli operatori possano cedere sia i crediti per i quali abbiano già trovato un acquirente (banca o soggetto terzo) entro il 31 marzo 2023, che i bonus risultanti, entro quella data, senza alcun tipo di accordo per la circolazione.

Il blocco della cessione dei crediti è uno dei punti più controversi degli interventi dello Stato nell’ambito del settore dell’edilizia. Con numerosi cambiamenti normativi, ad oggi si stimano almeno 30 miliardi di euro di crediti d’imposta rimasti incagliati del solo superbonus. Con la remissione in bonis possono essere ceduti i crediti relativi alle spese sostenute nell’anno 2022 e le quote residue dei due precedenti anni.

Superbonus, meno di un mese per la cessione dei crediti con la remissione in bonis

Meno di un mese per effettuare la remissione in bonis e procedere con la cessione dei crediti d’imposta sul superbonus e sugli altri bonus edilizi che siano rimasti incagliati e a difficile circolazione tra gli operatori del settore. Pagando una sanzione di 250 euro per ciascuna tipologia di lavori (la sanzione si moltiplica per ogni lavoro differente e rientrante in tipologie di bonus diversi), è possibile procedere con il trasferimento dei bonus in ritardo rispetto alla data del 31 marzo 2023.

Infatti, entro questa data i contribuenti e gli operatori devono presentare comunicazione all’Agenzia delle entrate del tipo di opzione scelta per poter liberarsi dei crediti accumulati, ovvero della cessione oppure dell’applicazione dello sconto in fattura. Considerando la scadenza di fine marzo scorso, e l’entrata in vigore del decreto 11 del 2023 che ha bloccato la circolazione dei crediti per i lavori partiti a decorrere dal 17 febbraio 2023, le possibilità di circolazione che si possono presentare sono di due differenti tipologie.

Superbonus remissione bonis ordinaria: ecco la scadenza e cosa fare

Infatti, i committenti dei lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione e le imprese fornitrici, devono considerare che, nella maturazione del superbonus da cedere, la scadenza del 31 marzo 2023 debba ritenersi come data spartiacque. Entro questa data, infatti, deve essere stato trovato un acquirente disposto a comprare il bonus. Diversamente si aprono diversi scenari.

Nel primo caso, relativo all’operatore che abbia trovato un istituto bancario o assicurativo, oppure un privato, al quale cedere il credito d’imposta senza aver provveduto alla cessione effettiva, si può procedere con la comunicazione di cessione entro il 30 novembre 2023.

Si tratta della remissione in bonis di tipo “ordinaria” perché consiste solo nel formalizzare un accordo già raggiunto entro la scadenza del 31 marzo 2023. A sostegno della data vi è la fattura o l’accordo firmato entro fine marzo.

Bonus edilizi, come cedere l’agevolazione se non si trova una banca disposta ad acquistare?

Nel caso in cui manchi l’accordo o la fattura con data entro il 31 marzo 2023, la remissione in bonis del superbonus può essere effettuata entro il 30 novembre 2023, ma l’accordo di cessione deve essere fatto valere nei confronti di una banca o di un istituto finanziario o assicurativo.

In altre parole, serve l’accordo con un istituto a regime controllato perché la cessione non può essere effettuata nei confronti di un terzo privato. In tal senso, dunque, la remissione in bonis si considera straordinaria e l’accordo va trovato entro la fine di questo mese per non perdere la possibilità di liberarsi velocemente del bonus.