Per un’occasione speciale, ci vuole un piatto speciale: elegante, particolare, elaborato. Che cosa scegliere dunque, se non la terrina di coniglio alla piemontese? Una ricetta che vi metterà alla prova, ma con la quale riuscirete a conquistare anche i commensali più esigenti. La cosa bella è anche che la potete preparare in anticipo!
Gli ingredienti della terrina di coniglio alla piemontese
Preparare la terrina di coniglio alla piemontese è piuttosto laborioso, per cui meglio iniziare con la lista della spesa:
- 1 coniglio disossato
Per la marinata:
- 3 bicchieri vino bianco
- 1 bicchierino cognac
- 1 carota
- 1 cipolla
- 1 spicchio d’aglio
- 4 cucchiai olio extravergine
- bacche di ginepro
- erbe aromatiche
Per la farcia:
- 400 grammi carne di vitello tritata finemente
- 1 uovo
- pistacchi sgusciati e pelati
- 1 carota
- 1 cucchiaino maizena
- 2 foglie alloro
- 1 rametto timo
- noce moscata
- sale
- pepe
- lardo o pancetta a fette sottili
I primi passaggi
Per preparare la vostra terrina di coniglio alla piemontese la prima cosa da fare è dedicarvi alla carne: con un coltello affilato ricavate dalla sella quanti più filetti lunghi e spessi come un dito possibile. Tutto il resto della carne va invece tagliata a cubetti.
In secondo luogo passate alla marinata. Mettete in una terrina capiente la cipolla e la carota tagliate a fettine, l’aglio schiacciato, qualche bacca di ginepro e le erbe aromatiche. Versate anche l’olio, il vino e il cognac, quindi aggiungete anche tutta la carne del coniglio. Attenzione: la carne deve essere completamente ricoperta dalla marinatura.
Salate, pepate, coprite con un coperchio o della pellicola e mettete a riposare in frigorifero per almeno 12 ore, ricordandovi di rigirare i pezzi due o tre volte, in modo che possano impregnarsi bene della marinata. Trascorso il tempo di riposo, fate sgocciolare la carne e asciugatela un po’ tamponandola con della carta da cucina.
Dedicatevi ora alla preparazione della farcia. Prendete la parte di coniglio che avete tagliato a cubetti (lasciate quindi da parte i filetti ricavati dalla sella) e mettetela in un contenitore capiente insieme al trito di vitello. Aggiungete quindi l’uovo sbattuto, un cucchiaino di maizena sciolto in un goccio di cognac, i pistacchi, la carota tagliata a cubetti, il sale, il pepe e poca noce moscata. Impastate bene in modo da amalgamare il tutto.
L’assemblaggio della terrina di coniglio alla piemontese
Eccoci giunti al momento di assemblare la terrina di coniglio alla piemontese. Prendete la classica terrina in ceramica bianca con coperchio forato (se non la possedete uno stampo da plumcake andrà benissimo) e foderatela con le fettine di pancetta (o lardo, a seconda dei vostri gusti) lasciando che debordino all’esterno.
Cominciate poi a riempire la terrina: mettete un primo strato di farcia, pressatelo bene e poi mettete uno strato composto dalla carne di coniglio lasciata a filetti. Andate avanti così, alternando uno strato di farcia a uno di filetti di coniglio, fino ad esaurire gli ingredienti. Mentre procedete, ricordatevi di compattare man mano quello che aggiungete.
L’ultimo strato dovrà essere di farcia: appoggiateci sopra due foglie di alloro e un rametto di timo, quindi ripiegate verso l’interno le fettine di pancetta e chiudete in questo modo la terrina. Mettete il coperchio oppure, nel caso abbiate usato lo stampo da plum cake, coprite con della carta di alluminio, fissandola in modo che non si sposti e praticando qualche foro con i rebbi di una forchetta in modo che il vapore possa fuoriuscire.
E infine la cottura della terrina di coniglio alla piemontese
La vostra terrina di coniglio alla piemontese è pronta: non vi resta che cuocerla! Fatelo a bagnomaria nel forno a circa 180° per un’ora e tre quarti circa. Quando sarà pronta togliete il coperchio (oppure la carta d’alluminio) e lasciatela raffreddare mettendoci sopra un peso, di modo che resti compatta. Tenetela in frigo per almeno una mezza giornata, meglio ancora per un giorno intero. Al momento di servirla, sformatela e tagliatela a fette.
Completate il vostro menu con un buon risotto ai funghi e dei fantastici amaretti morbidi.