L’annuncio è arrivato dal suo avvocato: “Amina è libera“. Amina Milo, la diciottenne di Lequile (Lecce) detenuta in Kazakistan da luglio per traffico di droga, può tornare a casa perché prosciolta dalle accuse a suo carico.

Libera e prosciolta da tutte le accuse Amina Milo, detenuta in Kazakistan da luglio

Le prime parole della ragazza affidate all’Ansa sono di riconoscenza, ma anche incredulità.

Mi sento bene ora, grazie a tutti per l’aiuto, non riesco ancora a crederci.

Soddisfazione è stata espressa dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che su X ha postato

Ringrazio i diplomatici della Farnesina e la nostra Ambasciata ad Astana per il grande lavoro che ha portato alla liberazione della giovane italiana. In questi giorni difficili non l’abbiamo mai lasciata sola. Ora la aspettiamo presto in Italia.

Amina al centro di un caso controverso, dall’arresto al trattamento dei poliziotti

Dopo la festa, però, bisognerà fare luce sui poliziotti indagati per torture. La ragazza ha denunciato di aver subito maltrattamenti e addirittura tentativi di stupro in un appartamento segreto in cui i poliziotti l’avrebbero costretta. Successivamente, gli stessi agenti avrebbero richiesto un riscatto di 60.000 euro alla madre.

La ragazza è stata arrestata a giugno, insieme a un giovane del posto trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Amina ha sempre sostenuto di non sapere nulla della droga del ragazzo ed era risultata negativa agli esami tossicologici a cui era stata sottoposta. Nel frattempo, la madre in Italia si era affidata a un legale, aveva denunciato la richiesta di riscatto e iniziato la sua battaglia per la libertà della figlia presso le istituzioni.

Proprio grazie all’ambasciata, era riuscita a ottenere il rilascio, salvo poi saperla arrestata dalla polizia l’11 luglio con l’accusa di traffico internazionale di droga. Accuse che si sono poi sciolte come neve al sole. Oggi, 2 novembre, a Roma è intanto atterrata Ilaria De Rosa, la hostess accusata di possesso di hashish in Arabia Saudita.