È ufficialmente iniziato il lungo weekend del Brasile che porterà alla gara di Interlagos in F1, in programma domenica 5 novembre alle ore 18:00 italiane: si è da poco conclusa la conferenza stampa del giovedì, in cui i piloti hanno espresso le loro opinioni sul circuito, in particolare sul format della Sprint Race. Alcuni si sono detti ampiamente favorevoli, altri invece hanno dichiarato di preferire le tre sessioni di prove libere. Da Max Verstappen fino all’esordiente Sargeant: le parole dei piloti in vista del GP del Brasile.
F1, la conferenza stampa dei piloti a Interlagos: le parole di Ricciardo, Verstappen, Stroll e Norris
Il primo a prendere parola è stato Daniel Ricciardo, reduce dall’ottimo risultato ottenuto nel Gran Premio del Messico. L’australiano era riuscito a guadagnare la quarta posizione in griglia nelle qualifiche, per poi finire settimo in gara.
Riuscire ad avere un weekend positivo dall’inizio alla fine mi ha detto qualcosa, visto che nell’ultimo anno ho faticato. Non ne avevo avuti molti così. Per me ora è importante ricostruirmi, ritrovare il mio vecchio stato di forma. Anche durante la settimana del Messico mi sono sentito sempre pronto. Era un bel po’ di tempo che non mi sentivo a mio agio in una vettura. Dovrei tornare al 2021 piuttosto che al 2022. In qualifica sono arrivato in Q3 anche grazie alla scia di Yuki, ma anche il venerdì ero ottimista. Mi sono reso contro di quello che avevo fatto solo il lunedì o il martedì. Il quarto posto è stato davvero grandioso. Riprendere dopo un bel risultato è bello. Ora però si riparte da zero, la pista e le condizioni sono diverse. Arriviamo qui con fiducia riguardo l’assetto della vettura, ma restiamo con i piedi per terra. Sprint? Di cinque gare ne ho fatte tre, sono un veterano. Me ne è piaciuta qualcuna e credo ci sia spazio nel calendario, magari cambiando qualcosa. In una stagione di 23-24 gare se ce n’è una mezza dozzina può andare bene, possono aggiungere un po’ di pepe. Ma non deve essere come la MotoGP in cui ci sono ogni weekend.
In seguito ha preso parola Max Verstappen, vero e proprio dominatore della stagione, ma che a Interlagos ha faticato nell’ultima gara.
L’anno scorso non abbiamo avuto un gran weekend, ora con il formato sprint sarà abbastanza difficile. Abbiamo alcune idee sui motivi per i quali non siamo andati bene. Abbiamo solo una prova libera per far sì che quest’anno le cose vadano meglio. Qui c’è tanto degrado e tante curve a bassa velocità. Non penso che la nostra macchina sia fantastica in queste curve. C’è un po’ di apprensione e quest’anno cercheremo di fare meglio. Lezioni dal 2023? Ogni weekend succedono cose diverse: a volte parti subito forte e a malapena tocchi l’assetto della vettura. In altri casi è più complicato e scopri qualcosa in più, così come in qualche scenario di gara. Non sempre tutto va alla perfezione. eSports? Oltre alla Red Bull ho il mio team, c’è stata una fusione per alcune piattaforme, tra cui appunto quella degli eSports. Ci aspettano cose interessanti e divertenti. Io però non correrò perché sono troppo lento e vecchio. Sprint? Sono favorevole.
Alle parole dell’olandese sono seguite quelle di Lance Stroll, che ha ripercorso il sorprendente inizio di stagione di Aston Martin e i risultati nelle ultime due gare.
In Messico ci mancava velocità, non eravamo veloci in curva. Non siamo stati molto competitivi e ci aspettavamo di più. Ad Austin eravamo andati a punti partendo dalla pit lane mentre in Messico abbiamo faticato. Vedremo cosa riusciremo a fare in questo weekend. Abbiamo alcune idee ma non c’è stato molto tempo dall’ultima gara. Abbiamo iniziato la stagione molto forte, concludendo sempre nei primi cinque. Prima del Bahrein eravamo la seconda macchina più veloce, poi ci sono stati team che hanno sviluppato molto più di noi. Nessuno ha la stessa vettura che aveva a inizio stagione. Golf? Sto ricominciando un po’ a riprenderci la mano. Sprint? Non mi dispiacciono. Credo sia entusiasmante ogni volta salire in macchina e lottare per qualcosa. La scorsa settimana mi è sembrato che le prove libere fossero troppo, mentre ad Austin bisognava spingere in ogni sessione. Credo sia stato più emozionante del Messico. Quindi rende tutto più interessante per chi la guarda da casa.
Poi Lando Norris, partito dalle retrovie all’Autodromo Hermanos Rodriguez, ma protagonista di una grandissima rimonta in gara. L’inglese è andato a punti piazzandosi al traguardo in quinta posizione.
Netflix Cup? Ho giocato ieri a San Paolo. Non ho praticato molto golf nell’ultimo periodo e ho perso un po’ il tocco, ma sto continuando a recuperare la forma in questi giorni. Credo che me la caverò e che sarò trascinato dal mio compagno di squadra. Lui è tornato molto in forma rispetto agli ultimi anni. Sono entusiasta perché sarà il primo evento live per Netflix e sono felice di farne parte. Qualificarmi così male in Messico è stato il mio segreto, rende più divertente rimontare. Il passo era ottimo, magari non fantastico in qualifica, ma sufficiente ad arrivare in Q3. Il primo stint era stato buono ma era stato difficile rimontare all’inizio. Il secondo stint è stato migliore quando abbiamo portato le gomme in temperatura. Abbiamo trovato un’ottima scorrevolezza e una buona gestione. Ma non sarei comunque riuscito a sfidare Max se fossi partito più avanti. Non so cosa aspettarmi da questa gara, a volte andiamo bene e altre volte no. Non ci aspettiamo di essere troppo forti rispetto a Qatar e Suzuka. Credo che andremo bene anche se non dovrebbe essere uno dei nostri migliori weekend. Sprint? mi è sempre piaciuto il classico weekend di gara.
F1, le parole di Leclerc, Hamiton, Sainz, Bottas e Sargeant
Successivamente è stato il turno del ferrarista Charles Leclerc, che ha speso belle parole per Ayrton Senna e ha analizzato i punti deboli della Rossa: molto forte in qualifica, ma non in grado di riconfermarsi in gara.
Senna è l’unico idolo che abbia mai avuto. La sua famiglia mi ha invitato e ho potuto vedere le vetture che ha guidato e alcuni caschi che ha utilizzato. La sua famiglia mi ha accolto benissimo e per me è stata un’occasione speciale. Pole position? Per me conta di più quello che si fa la domenica in gara. Al momento non abbiamo la macchina che ci permette di vincere. Stiamo cercando di lavorare in ottica gara per cercare le giuste prestazioni. Non credo che le mescole dure abbiano una grossa influenza sulle nostre prestazioni, credo dipenda più dalla conformazione della pista. Sarà estremamente importante fare bene nelle libere 1 perché poi non sarà possibile cambiare assetto. Le Sprint mi piacciono parecchio, credo che sei sia il numero esatto. A volte tre sessioni di prove libere possono essere noiose.
Alle dichiarazioni del monegasco sono seguite quelle di Lewis Hamilton, che ha ricordato la vittoria del suo primo titolo, giunta sul circuito del Brasile.
Questa per me è sempre stata una gara speciale. A Interlagos ho vinto il mio primo Mondiale e mi sono sentito un nemico pubblico perché correvo contro Felipe Massa. Sin da ragazzino ero innamorato dei colori brasiliani: con mio fratello giocando a FIFA prendevo sempre il Brasile. Senna era un eroe, quando arrivi qui senti la sua presenza. In questo circuito è molto divertente fare il giro secco ed è divertente anche per i sorpassi. Aspettative? Non saprei. Le Red Bull saranno molto veloci, come le Ferrari. Ci aspettiamo che la nostra vettura sia veloce, ma non si sa mai. La lotta costruttori è molto piacevole. Loro sono andati forte nell’ultimo gran premio ma siamo riusciti a superarli in gara. Non dovremo lasciare nulla al caso da qui alla fine. Magari il sabato non è la giornata migliore, ma mi piace fare solo una prova e andare subito in qualifica. La miglior Sprint è stata quando sono partito all’ultimo posto. Sono favorevole all’ordine invertito.
Sulla scia di Hamilton, Carlos Sainz ha commentato la lotta al titolo costruttori.
Credo che Mercedes abbia un piccolo vantaggio nella lotta costruttori. Loro sono più forti in gara, noi in qualifica. Ma i punti si assegnano la domenica e 22 lunghezze non sono poche. Speriamo di non farci superare le prossime volte. La domenica è il nostro punto debole. C’è una cera incostanza negli stint, per cui ci stiamo impegnando per cercare di migliorare questo aspetto. Griglia invertita? Non mi dispiacerebbe. Sono d’accordo che sei Sprint siano sufficienti.
Verso la conclusione della conferenza stampa ha preso parola Valtteri Bottas, che si è detto più che favorevole alle Sprint, anche se poco convenienti all’Alfa Romeo.
A me piacciono le Sprint, non sono mai stato un grosso fan delle tre sessioni di prova. Preferisco farne una e poi passare all’azione. Ovviamente ci sono sempre cose che possono essere cambiate. Arrivare tra i primi otto per noi è improbabile, per cui non è l’ideale. Dipende dalla vettura che hai, ma al di là di quello sono contento di fare le Sprint.
Infine l’esordiente Logan Sargeant, che ha bocciato il nuovo format introdotto dalla FIA.
Preferisco un weekend normale, essendo un esordiente in Formula 1 mi piace avere le tre sessioni di prova. Il sabato è una giornata indipendente dalle altre che non offre molto.