Risale alla mattinata di oggi, giovedì 2 novembre, il colpo milionario messo a segno in un magazzino di iPhone nel Milanese. I ladri avevano messo nel mirino il magazzino di una nota società di logistica.

A compiere il furto una banda composta da una decina di persone. Hanno agito prima dell’alba: il bottino ammonta ad una serie di bancali di smartphone prodotti dall’azienda di Cupertino, per un valore di almeno un milione di euro.

La rapina è avvenuta a Settala, ai danni della Ingram Micro srl, ubicata in via delle Industrie. Si tratta della filiale italiana di una multinazionale di sviluppo digitale e logistica.

Furto in un magazzino di iPhone, i dettagli di un colpo da maestro

Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, i malviventi sarebbero giunti sul posto a bordo di almeno quattro auto e due furgoni. Il commando avrebbe sfondato il cancello dell’azienda e poi, ottenuto l’accesso alla preziosa refurtiva, se n’è impossessato per poi fuggire senza lasciare traccia.

Gli inquirenti ipotizzano il coinvolgimento di criminali esperti: il colpo, studiato nei minimi dettagli, è stato effettuato bloccando le strade confinanti con altre nove auto, poi abbandonate. C’erano anche dei chiodi sull’asfalto, a dimostrazione della premeditazione accurata della rapina.

I militari della compagnia di San Donato Milanese stanno indagando anche attraverso gli esami dei filmati delle telecamere della zona.

Le analisi dei carabinieri sui veicoli abbandonati

Stando agli ultimi aggiornamenti, fuori dal magazzino era presente anche una guardia giurata. Il guardiano sarebbe scappato sotto costrizione dei malfattori prima dello sfondamento del cancello.

Oltre alle immagini delle telecamere, decisiva potrebbe rivelarsi un’analisi dei veicoli abbandonati sul luogo del furto. Le vetture sarebbero state verosimilmente rubate nei giorni scorsi. Alcuni dei mezzi recavano delle targhe modificate artigianalmente, in modo da permettere ai ladri di eludere i controlli delle telecamere.

Un ulteriore episodio criminoso che non fa che confermare le perplessità sulla sicurezza a Milano e nei dintorni.