La bozza della legge di Bilancio del 2024 conferma il taglio del cuneo contributivo per effetto del quale gli stipendi dei lavoratori alle dipendenze (14 milioni secondo le stime) aumenteranno. Lo sconto si applica per stipendi entro i 2.692 euro mensili al lordo e per percentuali che, a seconda degli stipendi percepiti, possono essere del 6% o del 7%.

Una prima conferma che si ha dalla bozza della Manovra 2024 è quella che il calcolo del bonus contributivo spettante a ciascun lavoratore dipendente deve essere determinato mese per mese. I limiti mensili di 2.692 euro e di 1.923 euro, quindi, valgono sulla busta paga mensile che potrebbe subire delle modifiche, anche consistenti. Si pensi a un lungo periodo di malattia che, seppure coperta dall’Inail, comporterebbe variazioni incisive nel cedolino di stipendio.

Taglio cuneo contributivo, così gli aumenti degli stipendi nel 2024 per chi guadagna fino a 2.692 euro al mese

Anche nel 2024, come per le mensilità da luglio a dicembre 2023, il taglio del cuneo contributivo e gli aumenti degli stipendi dei lavoratori alle dipendenze dovranno essere valutati mese per mese determinando la fascia retributiva di appartenenza. Lo chiarisce la bozza della legge di Bilancio 2024 in merito agli sconti dei contributi che, anche nel prossimo anno, contribuiranno ad aumentare le retribuzioni.

Si osserva che la misura non sarà strutturale, ma rimarrà in vigore dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. Inoltre, come per il 2023, il taglio dei contributi non si applicherà alla tredicesima mensilità che, pertanto, non avranno un aumento rispetto a quelle che verranno pagate a dicembre prossimo.

L’articolo 5 del disegno di legge di Bilancio 2024 non varia, quindi, l’impianto sul quale si basa l’intera misura a sostegno degli stipendi dei lavoratori alle dipendenze. Lo sconto sui contributi si applica per retribuzioni fino a 2.692 euro lordi al mese (pari a 35mila euro all’anno) e aliquota del 6%. Per le retribuzioni mensili fino a 1.923 euro al mese lordi (pari a 25mila euro all’anno), lo sconto è del 7%. Tali percentuali vanno a diminuire l’aliquota di versamenti contributivi a carico del lavoratore dipendente, di norma pari al 9,19%.

Taglio cuneo contributivo 2024, di quanto aumentano le buste paga?

Tali fasce retributive per il calcolo dello sconto sui contributi deve far riferimento a una valutazione da effettuarsi mese per mese. Infatti, la busta paga potrebbe essere soggetta a variazioni individuali che concernono periodi di malattia, di maternità, e così via. Per effetto di quanto prevede il disegno di legge di Bilancio 2024, dunque, un lavoratore alle dipendenze che, nel 2024, percepisca un mensile lordo pari a 2.335 euro (superiore al tetto di 1.923 euro ma inferiore al limite di 2.692 euro lordi al mese), avrà diritto a un taglio lordo totale a 140,10 euro, ottenuto mediante l’applicazione dello sconto del 6 per cento dell’imponibile. L’aumento netto in busta paga sarà pari a poco più di 91 euro.

Similmente, un lavoratore alle dipendenze che percepisca un mensile di 1.857 euro al lordo, avrà diritto a un taglio del 7 per cento che determinerà uno sconto sui contributi previdenziali a proprio carico pari a circa 130 euro lordi mensili. L’aumento dello stipendio in busta paga sarà pari a poco più di 84 euro, al netto.

Pensioni future, nessuna riduzione dagli sconti contributivi 2024

Lo sconto sui contributi dettato dalla misura di taglio del cuneo non determina una contrazione dei versamenti Ivs, riferiti, cioè, alle pensioni di vecchiaia, di invalidità e ai superstiti. Infatti, la quota non versata di tasca propria all’Istituto di previdenza viene coperta dalle risorse stanziate dallo Stato (nel 2024 pari a 10 miliardi di euro circa), ragione per la quale la futura prestazione pensionistica non viene intaccata.