Lufthansa sta attendendo dalla Commissione Europea il via libera per quanto riguarda l’acquisto del 41% della società ITA Airways. L’assenso definitivo dovrebbe arrivare entro i primi mesi del 2024. Nel frattempo, la compagnia aerea con bandiera tedesca ha reso noti i ricavi record dell’ultimo anno solare, con focus particolare sull’ultimo trimestre. Si evidenzia un incremento a doppia cifra nei mesi estivi, segnando un +47% rispetto allo stesso trimestre nel 2022.

Lufthansa: ancora lontani i numeri pre-pandemia

I numeri certificati da Lufthansa sottolineano una netta ripresa rispetto all’anno precedente, anche se l’impatto del Covid-19 continua a farsi sentire e le cifre non sono ancora tornate a quelle dei livelli pre-pandemici. Rispetto allo stesso periodo del 2019, infatti, i ricavi hanno registrato un -10,7%. Le previsioni, in ogni caso, sono ottime anche riguardo all’ultimo trimestre dell’anno: globalmente, nel 2023 si stima di raggiungere un utile superiore ai 2,6 miliardi, migliorando le previsioni degli analisti.

La situazione geopolitica ha un peso per tutte le compagnie

La difficile situazione geopolitica a livello internazionale non facilita il lavoro per le compagnie aeree e la conferma arriva dallo stesso comunicato Lufthansa in relazione ai risultati del trimestre.

“Anche se la situazione geopolitica rimane difficile, le nostre prospettive per quanto riguarda le prenotazioni ci danno motivo di essere positivi, non solo per un ottimo risultato del gruppo quest’anno, ma anche per il futuro.”

L’acquisizione di buona parte di ITA Airways dovrebbe portare ad un ulteriore incremento per Lufthansa. La compagnia di bandiera italiana ha debuttato nei cieli nell’ottobre del 2021, risorta dalle ceneri di Alitalia. La flotta aerea contava oltre 50 aerei ed un numero di dipendenti superiore a 2500 unità.

Il rosso della compagnia è sempre stato però il vero tasto dolente, arrivando ad una perdita di 222 milioni per i primi sei mesi del 2022. Questo nonostante i maxi prestiti statali finanziati dall’Italia (e autorizzati dall’Europa): 1,35 miliardi complessivi suddivisi in tre tranche nel 2021, 2022 e 2023.