Fa discutere l’audio della telefonata tra Meloni e il finto politico africano. Nella conversazione telefonica, risalente al mese di settembre, la premier ha affrontato diversi temi credendo di parlare con il presidente dell’Unione Africana. L”opposizione ha commentato l’episodio parlando di “dilettantismo” e di “incidente imbarazzante”.

Audio telefonata Meloni e finto politico africano

Durante una conversazione telefonica “fittizia” con due comici russi noti come Vovan (Vladimir Kuznetsov) e Lexus (Alexey Stolyarov), uno dei quali fingeva di essere un “politico africano”, Giorgia Meloni ha esposto la crescente stanchezza da parte di tutte le parti coinvolte nel conflitto ucraino. Ha sottolineato l’urgente necessità di trovare una soluzione per porre fine a questa situazione.

Nel corso della conversazione, Meloni ha evidenziato l’importanza di individuare una via d’uscita accettabile per entrambe le fazioni coinvolte, mantenendo al contempo il rispetto per il diritto internazionale. Ha suggerito di avere alcune idee su come affrontare questa crisi ma ha aspettato il momento propizio per discuterle.

La registrazione della conversazione è stata caricata su una piattaforma online canadese chiamata Rumble e diffusa dall’agenzia russa Ria Novosti. Meloni ha sottolineato che la controffensiva dell’Ucraina non ha ottenuto i risultati sperati e non ha influenzato significativamente l’andamento del conflitto. Ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione altrimenti il conflitto potrebbe protrarsi per molti anni. Inoltre, ha elogiato gli sforzi degli ucraini e il loro impegno nel combattere per ciò che è giusto, mentre ha dichiarato che stanno cercando di fornire il proprio supporto.

La conversazione ha anche affrontato il problema dell’immigrazione sulle coste italiane, sottolineando che il problema va oltre i confini dell’Italia e coinvolge l’intera Europa e, secondo l’opinione dell’interlocutrice, anche l’ONU. Tuttavia, ha notato la mancanza di interesse da parte degli altri attori internazionali nel risolvere questa questione, lasciando all’Italia il compito di affrontarla da sola.

Infine, la conversazione ha fatto brevemente riferimento alla situazione in Libia, sottolineando che il periodo successivo all’intervento militare non è risultato migliore come previsto, aprendo la strada a ulteriori riflessioni su tale questione.

La reazione di Palazzo Chigi

Il Presidente Meloni è stata vittima di un inganno telefonico perpetrato da un individuo che si è spacciato attraverso l’Ufficio Diplomatico di Palazzo Chigi come il Presidente dell’Unione Africana. Queste informazioni emergono da fonti del governo. Nonostante il tentativo di estorcere dichiarazioni “scomode”, Meloni ha riaffermato sostanzialmente le posizioni del governo, mantenendo i toni formali e di estrema cortesia tipici nelle conversazioni con rappresentanti istituzionali stranieri. Il Presidente del Consiglio ha confermato il pieno supporto all’Ucraina e la determinazione delle politiche italiane contro l’immigrazione illegale, come riferito dalle stesse fonti.

L’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri ha espresso rammarico per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è presentato come il Presidente della Commissione dell’Unione Africana. Questo individuo è stato messo in contatto telefonico con il Presidente Meloni. L’episodio si è verificato il 18 settembre come parte degli sforzi intensi del Presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani, con i quali ha avuto incontri significativi in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite tra il 19 e il 21 settembre. Queste informazioni sono state fornite da Palazzo Chigi in una dichiarazione ufficiale.