La liquidazione dei ratei maturati e non riscossi della tredicesima del pensionato defunto rappresenta le somme maturate della pensione che non sono state percepite a partire dalla data di cessazione della pensione per causa di morte del titolare del trattamento.

Secondo le disposizioni normative contenute nell’articolo 912 del 1986, il rateo spetta anche nella situazione in cui la morte è avvenuta prima del riconoscimento del diritto alla pensione. Vediamo insieme quali procedure devono essere seguite dai familiari per richiedere il pagamento del tredicesimo rateo non riscosso all’INPS.

Tredicesima ratei maturati e non riscossi

Con la morte del titolare del trattamento previdenziale, i ratei di tredicesima maturati e non riscossi fanno parte dell’eredità del defunto. Secondo quanto riportato dall’INPS, i ratei maturati della tredicesima alla data della morte del titolare del trattamento e non erogati spettano di diritto ai familiari superstiti, cioè agli eredi in base alle quote stabilite dal regime di successione. I familiari superstiti, ossia gli eredi, vengono individuati secondo le disposizioni contenute nell’articolo 536 del Codice Civile, il quale recita:

“Le persone a favore delle quali la legge riserva una quota  di eredità o altri diritti nella  successione  sono:  il  coniuge,  i figli, gli ascendenti, i figli sono equiparati gli adottivi.  A favore dei discendenti dei figli, i  quali  vengono  alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli  stessi  diritti che sono riservati ai figli”

 Per quanto riguarda il coniuge separato, si applicano le disposizioni normative contenute nell’articolo 548 del Codice Civile, il quale recita:

 ” Il coniuge cui non  è  stata  addebitata  la  separazione  con  sentenza passata in giudicato,  ai  sensi  del  secondo  comma  dell’articolo 151, ha gli stessi diritti successori del coniuge non separato.   Il  coniuge  cui  è  stata  addebitata la separazione con sentenza passata  in  giudicato ha diritto soltanto ad un assegno vitalizio se al  momento  dell’apertura  della successione godeva degli alimenti a carico  del  coniuge deceduto. L’assegno è commisurato alle sostanze ereditarie  e  alla qualità e al numero degli eredi legittimi, e non è   comunque   di  entità  superiore  a  quella  della  prestazione alimentare  goduta.  La  medesima disposizione si applica nel caso in cui la separazione sia stata addebitata ad entrambi i coniugi”

Come richiedere la tredicesima della pensione di un defunto?

I ratei maturati e non riscossi della tredicesima spettano automaticamente al coniuge superstite o al figlio minore come parte della liquidazione della pensione di reversibilità. In questi casi, l’INPS procede automaticamente alla liquidazione dei ratei maturati e non riscossi a favore del titolare del trattamento previdenziale.

È importante notare, tuttavia, che questa procedura avviene solo quando viene richiesta la reversibilità del trattamento al coniuge superstite o al figlio minore. In questi casi, non è necessario presentare alcuna richiesta per ottenere la liquidazione dei ratei dovuti agli eredi, come previsto dal Codice Civile.

Si sottolinea che se gli eredi legittimi o testamentari presentano una richiesta per i ratei maturati e non riscossi prima che l’INPS proceda alla liquidazione d’ufficio, l’istituto sospende il pagamento e liquida l’importo a tutti gli eredi che hanno presentato la richiesta in base alla propria quota.

Inoltre, l’INPS effettua il pagamento d’ufficio solo nei casi in cui la reversibilità del trattamento sia richiesta dal coniuge superstite o dal figlio minore. Non sono previsti casi di compresenza.

La domanda per richiedere i tredicesimi ratei maturati e non riscossi deve essere presentata esclusivamente in via telematica, utilizzando una delle seguenti modalità:

  • il servizio online che viene messo a disposizione dall’Istituto, autenticandosi tramite SPID, CIE o CNS;
  • il contact center;
  • gli enti di patronato e gli intermediari dell’Istituto.

Quanto tempo per richiedere ratei maturati e non riscossi?

 Gli eredi possono presentare la richiesta entro un periodo massimo di 5 anni dalla data del decesso del defunto, altrimenti decadono dal diritto di richiedere la liquidazione dei ratei maturati e non riscossi.

Quanto tempo ci mette l’INPS a pagare la pensione?

 In linea generale, il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito in 30 giorni, come previsto dalla legge n. 241/1990. Tuttavia, in alcuni casi, è possibile che le tempistiche risultino diverse.

Cosa fare per ritirare una mensilità di pensione non riscossa?

Per ricevere i ratei maturati e non riscossi della tredicesima, gli eredi legittimi o testamentari devono presentare un’apposita richiesta all’INPS. È possibile presentare la richiesta attraverso i servizi del Patronato o del Caf.

Come ottenere la liquidazione dell’accompagnamento?

L’indennità di accompagnamento rientra tra gli altri ratei maturati e non riscossi. È possibile che il decesso del titolare del trattamento avvenga poco prima che la Commissione medica riconosca il diritto all’accompagno. In questi casi, gli eredi legittimi o testamentari possono richiedere la corresponsione della quota maturata e non riscossa.