Continua a far discutere la bozza della legge di Bilancio 2024 per il taglio delle pensioni ai lavoratori statali dal 1° gennaio 2024, in particolare a medici, maestri e dipendenti degli enti locali. Tutti, in base a quanto prevede l’articolo 33 della bozza di Manovra 2024 presentata in Senato due giorni fa, subirebbero una decurtazione del futuro assegno previdenziale mensile per effetto dell’inasprimento dell’aliquota di rendimento.
I numeri, ancora non troppo elevati nel prossimo anno, subirebbero un deciso incremento nel corso degli anni. Già dal 2026 si sfiorerebbero i 150.000 dipendenti del pubblico impiego interessati dall’opera dei tagli sulle pensioni. Intanto, i medici hanno già annunciato azioni di protesta, particolarmente minacciose per il fatto che proprio nella sanità persiste una carenza di personale, tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari (Oss).
Taglio pensioni statali dal 2024, ecco quanti sono i medici, maestri e dipendenti locali con decurtazione del mensile
Continua a far discutere la bozza della legge di Bilancio 2024 in merito ai tagli di pensione dal 1° gennaio prossimo per i lavoratori statali. In particolare, gli assegni previdenziali sarebbero decurtati di una parte che corrisponde alla fetta retributiva, cioè dei contributi versati dai lavoratori del pubblico impiego per gli anni dal 1981 al 1995. Gli anni dei contributi interessati sono, pertanto, quelli precedenti alla riforma delle pensioni di Dini che ha segnato il passaggio al sistema previdenziale contributivo dal 1° gennaio 1996.
Per effetto di quanto prevede l’articolo 33 della bozza della legge di Bilancio 2024, a partire dal prossimo anno i contribuenti si vedranno attribuire dei coefficienti decisamente meno favorevoli per il calcolo della pensione. Interessati a questi tagli sono i medici e altro personale sanitario, i maestri e i dipendenti locali. Secondo le stime della relazione che accompagna la legge di Bilancio 2024, nel prossimo anno saranno penalizzati 31.500 trattamenti di pensione di ex lavoratori del pubblico impiego. Una platea che permetterebbe un risparmio di 11,5 milioni di euro.
Taglio pensioni statali 2024, chi perderà parte della pensione?
Tuttavia, le cifre sono destinate a salire rapidamente. Infatti, già nel 2025 la platea interessata sarebbe composta da 81.500 ex lavoratori statali, per un risparmio di 42,3 milioni di euro. Nel 2026 il numero è destinato a salire fino a 147.300 statali fino ad arrivare, tra 20 anni nel 2043, al taglio di 732.000 assegni di pensione e un risparmio calcolato in 2,27 miliardi di euro.
Pensione 2024, la situazione tra medici, dirigenti sanitari e veterinari
I tagli previsti dalla bozza della legge di Bilancio 2024 del governo sugli assegni di pensione dei lavoratori statali hanno messo in allerta i sindacati delle categorie di lavoratori del pubblico impiego interessate. In particolare, i sindacati della sanità, Anaao Assomed e Cimo Fesmed, hanno proclamato formalmente lo stato di agitazione. In attesa della giornata di sciopero che verrà decisa per la prima data utile, i sindacati hanno già fatto alcune simulazioni di quanto si perda di pensione.
Qual è la decurtazione della pensione prevista dal 1° gennaio 2024?
Nel dettaglio, i medici interessati ai tagli sarebbero almeno 50.000 per un importo di decurtazione che può arrivare a 26.347 euro sulla pensione di ciascun anno, per tutta la durata della vita da pensionati.
Secondo le stime dei sindacati, inoltre, da oggi alla fine del prossimo anno sarebbero 6.000 circa i medici, i veterinari e i dirigenti sanitari, dipendenti del Servizio sanitario nazionale, che dovrebbero maturare i requisiti per andare in pensione.
Naturalmente, prospettive di tagli delle pensioni inducono gli interessati ad agganciare la prima data utile per l’uscita, dal momento che i periodi successivi sono ancora più incerti di quelli attuali. Un eventuale esodo, da qui a poco più che un anno, non farebbe altro che aggravare la situazione occupazionale di un comparto, quello della sanità pubblica, che necessita di medici e di personale sanitario.