Humane AI Pin, cos’è l’intelligenza artificiale indossata da Naomi Campbell? L’ultima novità nel campo delle intelligenze artificiali unisce design, moda e tecnologia.
Ha infatti destato molto interesse lo strano gadget che la top model Naomi Campbell ha sfoggiato durante l’ultima sfilata del Ready To Wear di Coperni nella settimana della moda di Parigi. Ecco come funziona e quali sono i vantaggi.
Cos’è Humane AI Pin: la prima intelligenza artificiale da indossare
Nel corso della sfilata, Naomi Campbell e altre modelle hanno attratto l’interesse del pubblico per la particolare “spilla” indossata sui capi di moda.
Si tratta dell’ultima invenzione dell’azienda Humane, una startup statunitense fondata da Imran Chaudhrie Bethany Bongiorno, ingegneri informatici ex dipendenti di Apple.
Il dispositivo si chiama AI Pin ed è l’ultima espressione della tecnologia moderna. È infatti un’intelligenza artificiale sotto forma di gadget che può essere facilmente indossato.
Il vantaggio è quello di avere sempre a portata di mano il supporto di un’intelligenza artificiale senza la necessità di avere con sé un computer, uno smartphone o qualsiasi altro dispositivo dotato di schermo.
La startup ha infatti sviluppato un assistente personale informatico che possa rispondere a qualsiasi domanda di chi lo indossa.
È il primo lancio per questo tipo di prodotti che punta a rivoluzionare il mondo della moda e a far conciliare la tecnologia con il design. AI Pin non è però ancora arrivato sul mercato. La presentazione durante la sfilata è stata un modo originale per attirare l’attenzione sull’imminente commercializzazione del prodotto, la cui data è infatti fissata per il 9 Novembre 2023.
Cosa sa fare?
Il prodotto non è ancora stato ufficialmente presentato e pertanto non si conoscono al meglio le sue potenzialità. Dalle prime anteprime e da quanto trapelato, AI Pin sarebbe capace di fornire tantissime informazioni all’utente.
Non solo sarebbe in grado di gestire email e chiamate allo stesso modo di uno smartphone, ma grazie alla telecamera frontale e ad un software di visione artificiale riuscirebbe a riconoscere oggetti reali davanti a sé. Potrebbe inoltre essere utile per interpretare dati o elaborare più velocemente le informazioni riportate ad esempio sull’etichetta di un prodotto.
Il dispositivo è alimentato da un Qualcomm Snapdragon, che renderà veloce e facile la comunicazione tra IA e utente. Non è però noto quale sia la sua autonomia.
Il vantaggio più grande è il fatto che AI Pin non necessiti di uno schermo. Le risposte vengono infatti mostrate attraverso uno speciale mini-proiettore su qualsiasi superficie e con facilità sul palmo della propria mano.
Poiché la “spilla” si serve di algoritmi di intelligenza artificiale, è abbastanza verosimile che abbia le stesse competenze di analoghi servizi informatici. La sua azione viene innescata direttamente dall’utente attraverso una richiesta specifica legata ad una parola chiave. Non si conosce però la quantità di informazioni e di parole trasmettibili attraverso il proiettore.
IA e moda, uno sguardo al futuro
Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant, organizzatori della sfilata e fondatori di Coperni, hanno voluto dare al pubblico un primo assaggio di questo dispositivo. Secondo loro, IA Pin è un’illuminazione lungimirante che unirà efficacemente il mondo della moda alla più avanzata tecnologia moderna.
Molti esperti del settore informatico sono infatti convinti che i dispositivi del futuro non necessiteranno di schermi su cui proiettare i dati. A contrario di visori di realtà virtuale e occhiali smart, IA Pin si pone dunque in linea con queste aspettative e libera l’utente dall’utilizzo di schermi.
IA Pin di Humane darà quindi un primo assaggio di intelligenza artificiale di nuova generazione. Chi la indossa potrà unire tutti i vantaggi e le funzioni di uno smartphone con l’implementazione di un’IA arrivando ad un livello superiore di tecnologia mobile. L’utente infatti potrà avere le risposte cercate con meno gesti e utilizzando esclusivamente comandi vocali.