Uno scherzo telefonico che Giorgia Meloni rischia di pagare più caro di quanto creda, con le opposizioni che denunciano la gravità di quanto accaduto. Da Andrea Orlando del PD a Matteo Renzi di Italia Viva, da Giuseppe Conte del M5S a Riccardo Magi di +Europa si alza il coro di chi sottolinea la figuraccia internazionale causata dall’incapacità della premier e di chi la circonda.
Scherzo telefonico alla Meloni, opposizioni all’attacco, Conte (M5S): “Emersi fatti molto gravi”
Un Halloween che la presidente del Consiglio non dimenticherà tanto facilmente. Lo ‘scherzetto’ telefonico di cui è rimasta vittima Giorgia Meloni, infatti, rischia di avere strascichi pesanti per il suo esecutivo.
Il re – o, meglio, la regina – è apparsa ‘nuda’ durante la telefonata dei due comici russi Vovan & Lexus, che hanno messo in luce sia la fragilità dell’apparato di sicurezza che circonda la premier – leader di un paese del G7, è bene ricordarlo – sia le idee della Meloni su alcune delle questioni più stringenti di politica internazionale. Tra queste, spicca certamente la guerra in Ucraina e “la stanchezza” ammessa dalla premier sul conflitto, la cui conclusione non sembra affatto scontata, come lasciano intuire le recenti dichiarazioni del segretario alla Difesa USA Lloyd Austin.
E le opposizioni si mostrano compatte nel denunciare la gravità di quanto avvenuto, a partire dal leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte che, attraverso il suo canale WhatsApp, parla di “fatti molto gravi”.
“Avete visto cosa è successo? Giorgia Meloni, credendo di avere un colloquio telefonico con un alto diplomatico africano, in realtà ha parlato della nostra politica estera e di altri dossier delicati con due comici russi. Sono emersi fatti molto gravi“.
Orlando del Partito Democratico e la risposta del governo allo scherzo: “Pezza peggio del buco”
Andrea Orlando del Partito Democratico va anche oltre rispetto alle parole del presidente M5S. Per lui, il problema non sono tanto i contenuti della telefonata, che “non dice nulla di sconveniente“, a parte far emergere un tono della Meloni molto meno baldanzoso e carico di retorica su importanti questioni geopolitiche.
In un post su Facebook accompagnato dalla ben nota scena della telefonata di Fantozzi con ‘l’accento svedese’, Orlando spiega come, dal suo punto di vista, la cosa peggiore sia quanto accaduto dopo il ‘fattaccio’. Di fronte a una falla così clamorosa nella sicurezza nazionale, l’esponente dem si sarebbe aspettato scuse all’altezza della gravità di quanto accaduto, ma non è successo, lasciando la proverbiale “pezza peggiore del buco“.
“Ci si aspetterebbero provvedimenti conseguenti. No, arriva una nota del sottosegretario Fazzolari nella quale si spiega che siccome Putin è in difficoltà nella guerra con l’Ucraina ricorre a questi mezzi. Sciocchi noi che pensavamo che le difficoltà di Putin potessero tradursi in una ulteriore escalation militare, con ulteriori attacchi alla popolazione civile e alle infrastrutture, con ritorsioni sulle esportazioni del grano e di questo ci preoccupavamo. No, Fazzolari ci ha spiegato questo importante retroscena. Putin, disperato per l’insuccesso militare, ha deciso di sostituire la Wagner con gli omologhi russi di ‘Scherzi a parte’“.
Scherzo telefonico, per Renzi una “figuraccia” che mette a rischio “la credibilità dell’Italia”
Ancora più duro il commento di Matteo Renzi affidato ai suoi canali social.
Il leader di Italia Viva da un lato critica l’impreparazione e la “superficialità così devastante” della presidente del Consiglio e del suo staff, responsabili di aver fatto fare “una figuraccia” all’intero Paese, dall’altro attacca anche i contenuti della telefonata, a suo dire non all’altezza di chi ricopre una carica internazionale così importante.
“Meloni deve farsi aiutare. Se questo è il livello della sua squadra, proprio non ci siamo. E basta di dar sempre la colpa a qualcun altro. È in gioco la credibilità del Paese, possiamo smetterla con queste planetarie figure barbine? […] Giorgia Meloni dice che nessuno ascolta le sue proposte e che altri leader neanche le rispondono. Se è vero, è segno di debolezza. Se non è vero, peggio mi sento. La premier deve finirla con questo vittimismo cosmico“.
Infine, Riccardo Magi, segretario di +Europa, dice che “non c’è troppo da scherzare” e che lo scherzo telefonico denuncia un livello di sicurezza troppo fragile, chiedendo alla Meloni di riferire in Parlamento.
“Il Paese con Giorgia Meloni è così al sicuro che basta telefonare a Palazzo Chigi, spacciarsi per un leader africano e parlare direttamente con lei di questioni geopolitiche fondamentali […] Chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza delle comunicazioni del nostro presidente del Consiglio ha esposto il Paese a un grave pericolo oltre che al ridicolo. E allarma ancora di più che a tendere questa trappola siano stati due comici russi: Giorgia Meloni venga in Parlamento a spiegare davanti agli italiani come è stata possibile questa grave falla nella sicurezza di Palazzo Chigi”.