Sono 14 gli indagati in merito all’alluvione che ha colpito le Marche nel settembre del 2022. L’evento causò la morte di 13 persone ed una serie di danni a infrastrutture e abitazioni private. Gli indagati dovranno rispondere dell’accusa di omicidio colposo: negligenza, imprudenza, imperizia e violazione di norme sono gli aspetti contestati ai tredici. Oltre a questo, la Procura dell’Aquila ha iniziato un nuovo filone di indagini a proposito della manutenzione non fatta riguardo ai fiumi: in questo caso il reato sarebbe quello di disastro colposo.

Alluvione Marche, avviate le indagini per omicidio colposo e disastro colposo

Le accuse che pesano sui 13 indagati sono differenti, tra questi vi è il comandante dei Vigili del Fuoco di Ancona, Pierpaolo Patrizietti. Nel suo caso l’accusa è quello di non aver permesso uno scambio “immediato e continuo” di informazioni. Risultano indagati, inoltre, i sindaci delle aree colpite, anche in questo caso con l’accusa del mancato presidio idrogeologico e della carente (se non assente) trasmissione delle informazioni ai cittadini. I comuni in questione sono Arcevia, Barbara, Castellone di Suasa, Serra dè Conti, Ostra e Trecastelli, tutti geograficamente collocati all’interno della provincia di Ancora.

Spesso sottostimata l’importanza di allerte meteo e prevenzione idrogeologica

Una parte della difesa dei sindaci si basa sul fatto che loro stessi erano stati informati in ritardo dell’allerta meteo. In particolare, per quel giorno, il rischio era indicato solo per l’entroterra montano, zone considerate al di fuori della loro competenza. È anche per queste ragioni che risultano essere tra gli indagati anche 6 membri della Protezione civile della regione. Le accuse, in questo caso, sono relative all’inosservanza di direttive e delibere, oltre che del mancato adeguamento per quanto riguarda la prevenzione del rischio idrogeologico.

L’alluvione marchigiana dello scorso anno non è però stato un caso isolato di maltempo, che ormai ciclicamente si abbatte sulla penisola causando, molto spesso, gravi disagi. I più recenti sono solo di una manciata di ore fa: a Milano il Seveso è esondato mandando in tilt alcuni quartieri del capoluogo, come Isola, completamente inondata. Anche l’Emilia è però stata colpita, con disagi nelle province di Parma e Piacenza.