Papa Francesco, nel corso del consueto Angelus in Piazza San Pietro, ha nuovamente espresso la propria preghiera e vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra in questo momento. Il riferimento va all’Ucraina ma anche alle popolazioni di Israele e Gaza, impegnate nell’ennesimo conflitto della regione.
“Continuiamo a pregare per le popolazioni che soffrono a causa delle guerre di oggi. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, non dimentichiamo Israele, non dimentichiamo tante altre regioni dove la guerra è ancora troppo forte.”
Il pontefice ha fatto riferimento ai santi e più in generale alla santità nella giornata che li commemora. Non si è trattato, secondo Papa Francesco, di persone superiori ma uomini e donne come tutti, che hanno avuto il medesimo punto di partenza: il Battesimo.
“Non sono eroi irraggiungibili o lontani, ma persone come noi, nostri amici, il cui punto di partenza è lo stesso dono che abbiamo ricevuto noi: il Battesimo. La santità è un dono, è un regalo, non si può comprare, e al tempo stesso un cammino. La santità è un dono di Dio che abbiamo ricevuto con il Battesimo: se lo lasciamo crescere, può cambiare completamente la nostra vita.”
Papa Francesco: “La santità è un cammino”
Dopo aver definito la santità un dono, il pontefice si sofferma su cosa comporti riceverlo e la sua messa in pratica implica una buona dose di responsabilità per far sì che non venga sprecato.
“Ogni dono, però, va accolto, porta con sé la responsabilità di una risposta e l’invito a impegnarsi perché non vada sprecato. Tutti i battezzati hanno ricevuto la stessa chiamata a ‘mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto’. Per questo diciamo che la santità è anche un cammino, un cammino da fare insieme, aiutandoci a vicenda, uniti a quegli ottimi compagni di cordata che sono i Santi”.
Papa Francesco: “I santi sono i nostri fratelli e sorelle maggiori”
Il pontefice ha paragonato santi e sante a fratelli e sorelle, pronti a sostenere nel momento del bisogno.
“I santi sono i nostri fratelli e sorelle maggiori, su cui possiamo contare sempre: loro ci sostengono e, quando nel cammino sbagliamo strada, con la loro presenza silenziosa non mancano di correggerci; sono amici sinceri, di cui ci possiamo fidare, perché desiderano il nostro bene. Nella loro vita troviamo un esempio, nella
loro preghiera riceviamo aiuto e con loro ci stringiamo in un vincolo di amore fraterno.La santità è dono e cammino. Allora possiamo chiederci: mi ricordo di aver ricevuto in dono lo Spirito Santo, che mi chiama alla santità e mi aiuta ad arrivarci? Lo ringrazio per questo? Sento vicini i santi, mi rivolgo a loro? Conosco la storia di alcuni di essi? Ci fa bene conoscere le vite dei santi e lasciarci muovere dai loro esempi. E ci fa tanto bene rivolgerci a loro nella preghiera. Maria, Regina di tutti i Santi, ci faccia sentire la gioia del dono ricevuto e accresca in noi il desiderio della meta eterna.”
L’Angelus di oggi è stato improntato principalmente alla questione santità in relazione alle celebrazioni per la giornata odierna, tuttavia il pontefice non prescinde da accorati appelli rivolti alla pace in Terra Santa e nel Medio Oriente.