Come previsto, c’è anche il governo all’edizione 2023 di Lucca Comics. Non il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva risposto a modo suo al boicottaggio di Zerocalcare dicendo poi che sarebbe appunto intervenuto. C’è però l’altro vicepremier, il titolare del dicastero degli Esteri, Antonio Tajani, che a conclusione di questa videointervista raccolta dall’inviato di Tag24, Thomas Cardinali, pur non riferendosi direttamente al fumettista romano ammonisce: “Non politicizziamo l’arte“.

Al Lucca Comics interviene il vicepremier Antonio Tajani: “Non politicizziamo l’arte”

Abbiamo promosso una bella iniziativa per rendere omaggio a Hugo Pratt in tutte le scuole italiane e nel mondo – esordisce il leader di Forza Italia, ancora reduce dal vertice di maggioranza su Manovra e riforme – per un progetto poi vinto dai ragazzi della scuola italiana di Teheran. Abbiamo sostenuto anche una serie di progetti per raccontare storie di italiani all’estero, oltre a una mostra su Calvino. Il ministero degli Esteri ha sempre considerato quest’arte visiva uno strumento per far conoscere la cultura italiana nel mondo. Abbiamo concesso il patrocinio perché il fumetto fa parte della nostra cultura, della nostra storia e del nostro essere italiani. Deve essere uno strumento per farci conoscere oltre nostri confini.

Ma il discorso non può non cadere sul tanto contestato patrocinio dell’ambasciata di Israele che ha spinto al boicottaggio della manifestazione da parte di molti nomi noti nel mondo del fumetto e non solo: oltre a Zerocalcare, Maicol & Mirco e Fumettibrutti, Giancane tra gli ospiti musicali e la costola italiana di Amnesty International. All’inizio, Tajani dribbla:

Un segno politico la mia presenza? Io sono qui perché c’è il patrocinio del ministero degli Esteri – risponde infastidito – Che poi ci siano patrocini altrui non ha niente a che vedere con altro. Uno rispetta le opinioni tutti. C’è il patrocinio dell’ambasciata di Israele come quello del consolato degli Stati Uniti.

Sulla guerra Israele-Hamas: “Siamo favorevoli a una tregua umanitaria”

Tornerà sul tema boicottaggi più avanti e, a proposito della crisi a Gaza e sull’astensione dell’Italia in merito al voto della risoluzione Onu circa la richiesta di cessate il fuoco, il vicepremier sottolinea:

Siamo favorevoli a una tregua umanitaria. Al momento, si sta organizzando l’uscita dalla Striscia delle prime 500 persone. Spero che tra loro ci siano anche italiani. Siamo il Paese che ha inviato più aiuti, grazie anche al contributo dell’ambasciata al Cairo ci sono aiuti alla popolazione palestinese. Resto favorevole a una pausa nel conflitto.

Infine Tajani – che tra l’altro informa: “Non so se verrà Salvini” – parla della decisione degli artisti israeliani di non presenziare a Lucca Comics, allineandosi ai colleghi italiani.

È una loro scelta e bisogna rispettare le scelte di tutti. L’arte però non può essere politicizzata. Se politicizziamo anche gli artisti non diamo un buon esempio. C’è l’invasione in Ucraina della Russia e noi che facciamo, non leggiamo più Tolstoj o Dostoevskij?