Un giovane di 20 anni è stato arrestato per l’omicidio di un turista ad Altopascio, in provincia di Lucca. I fatti risalgono allo scorso agosto.

La vittima aveva 75 anni e proveniva da Ascoli: si trovava lì in vacanza insieme alla moglie, originaria della zona. L’anziano si trovava in un bar a fare colazione, quando fu raggiunto da un pugno proveniente dal ragazzo. Dopo una brutta caduta, andò in coma e morì 10 giorni dopo in ospedale a Pisa.

Omicidio di un turista a Lucca, 13 indagati per favoreggiamento: avrebbero coperto il responsabile nei racconti alle autorità

Nei confronti dell’omicida, il gip ha emesso un’ordinanza agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi. I carabinieri hanno fatto irruzione in casa sua la notte scorsa, poco prima dell’alba: era presente e lo hanno arrestato.

Oltre all’arresto del giovane, i carabinieri stanno concentrando le loro indagini su altre 13 persone. L’ipotesi è quella del reato di favoreggiamento per reticenza nei racconti alle autorità.

Il protagonista dell’accaduto è nato a Lucca e risiede proprio ad Altopascio. Gli inquirenti continuano a ritenere immotivata l’inaudita violenza con cui picchiò l’anziano mentre era seduto ad un tavolo a prendere il caffè.

L’arrestato avrebbe aggiunto “dettagli fuorvianti al fine di rendere le indagini complesse”

Nelle ore successive all’aggressione, verificatasi il 6 agosto 2023, il 20enne si recò spontaneamente in caserma coi familiari ammettendo la sua colpevolezza.

Tuttavia, secondo l’Arma, la sua versione dei fatti “appariva evidentemente incongruente rispetto a quanto riferito da alcuni testimoni”. Il ragazzo avrebbe dunque aggiunto “dettagli fuorvianti al fine di rendere le indagini complesse e non addivenire all’accertamento di una sua piena responsabilità”.

Le indagini, hanno sottolineato i carabinieri, si sono svolte in un contesto sociale particolarmente complesso, con gli altri indagati che hanno manifestato a più riprese la propria reticenza.