È di ieri la notizia di una coppia intossicata da botulino nel cibo. La moglie, purtroppo, è morta e il marito è in gravi condizioni.

Il botulino nel cibo viene spesso sottovalutato, ma dovrebbe invece essere una preoccupazione importante per la sicurezza alimentare.

Questa pericolosa tossina, prodotta dal batterio Clostridium botulinum, può causare gravi intossicazioni alimentari con conseguenze potenzialmente letali. È fondamentale comprendere quando e come questa tossina può formarsi negli alimenti e quali categorie di cibi sono più a rischio. Scendiamo nei dettagli.

Come si forma il botulino nel cibo?

Il botulino nel cibo si forma quando gli alimenti contenenti clostridium, come salsicce, verdure in scatola o prodotti a base di pesce, non vengono riscaldati a una temperatura sufficiente durante la conservazione, per farne delle conserve.

Questi bacilli in queste condizioni possono produrre tossine molto pericolose. Per uccidere queste tossine è richiesto un riscaldamento a oltre 85 gradi Celsius.

Se si consumano cibi contenenti queste tossine senza riscaldarli a una temperatura sicura, anche piccole quantità possono causare avvelenamento da botulino.

Purtroppo, spesso, capita di intossicarsi con le conserve, i sott’olio o i sott’aceto della mamma, oppure in un ristorante, com’è capitato alla coppia di Avellino.

In quali cibi si può trovare il botulino?

Il botulino ama un ambiente privo di ossigeno. Il germe può quindi moltiplicarsi facilmente negli alimenti confezionati sottovuoto, come il pesce affumicato e gli insaccati. Poiché temperature comprese tra 1 e 7°C possono impedire la moltiplicazione dei germi, è importante raffreddare costantemente gli alimenti confezionati sottovuoto.

Anche i Clostridi non amano temperature superiori a 100°C. Se “conservi” tu stesso la carne o le verdure, dovresti sempre riscaldare il cibo due volte. Eventuali spore germinate possono essere inattivate con il secondo riscaldamento.

Il botulino può anche ritrovarsi in conserve fatte in casa (come marmellate, verdure sott’olio o sott’aceto, e peperoncini sott’olio).

ATTENZIONE: il botulino è inodore e insapore, quindi è impossibile accorgersi che un alimento è infetto.

Come evitare l’intossicazione da botulino?

Il botulismo alimentare spesso si verifica a causa del consumo di alimenti che si sono deteriorati o sono stati confezionati sottovuoto. È importante notare che molti casi di intossicazione da botulino sono associati alle conserve, ai prodotti sott’olio o sott’aceto preparati in casa.

È possibile prevenire il botulismo alimentare adottando le seguenti precauzioni:

  1. Evitare di aprire o consumare lattine che appaiono rigonfie, poiché ciò potrebbe indicare la presenza di tossine botuliniche.
  2. Controllare sempre le date di scadenza sugli alimenti confezionati e scartare quelli scaduti.
  3. Conservare correttamente gli alimenti confezionati sottovuoto, mantenendoli a una temperatura inferiore a 8°C per impedire la crescita batterica.
  4. Prima di consumare cibi confezionati, riscaldarli a una temperatura di almeno 100°C per 15 minuti; il calore distrugge le tossine botuliniche.
  5. Mai assaggiare o annusare la carne in scatola se è caduta o sembra contaminata.
  6. Non somministrare mai miele a bambini di età inferiore ai due anni, poiché il miele può contenere spore del batterio Clostridium botulinum e costituire un rischio per il botulismo infantile.

Quando si preparano conserve o sottaceti in casa, è essenziale prendere precauzioni adeguate. Idealmente, il cibo dovrebbe essere riscaldato a temperature superiori a 120°C utilizzando una pentola a pressione per eliminare le spore resistenti. In caso contrario, carne e verdure dovrebbero essere bollite due volte.

Le conserve dovrebbero essere riscaldate due volte a 100°C entro uno o due giorni dalla preparazione e conservate a temperatura ambiente nel frattempo. Il primo riscaldamento distrugge i batteri, mentre il secondo elimina le eventuali spore che potrebbero germinare durante la conservazione.

È importante notare che l’infezione da botulismo è causata principalmente dall’ingestione di cibo contaminato, poiché il botulismo non si trasmette da persona a persona.