Brielle Asero, una nota tiktoker 21enne americana, è diventata il fulcro di una controversia sul lavoro che coinvolge la Generazione Z. La giovane ha condiviso un video sul suo profilo TikTok in cui ha espresso la sua frustrazione riguardo al suo nuovo impiego e agli orari di lavoro di otto ore che considera eccessivi.
Brielle Asero, chi è la tiktoker americana?
Il video ha scatenato un acceso dibattito sui social media e ha attirato l’attenzione dei principali mezzi d’informazione, riacceso la discussione sul divario tra le nuove generazioni e una concezione più tradizionale del lavoro che spesso viene rifiutata. Brielle Asero documenta la sua vita quotidiana sul suo profilo TikTok, seguito da oltre 130.000 follower. La giovane ha iniziato di recente un nuovo impiego, che l’ha portata a trasferirsi nel New Jersey, negli Stati Uniti, e a fare la pendolare fino a Manhattan.
Nel video in questione, si può vedere Brielle piangere mentre spiega che il suo primo giorno di lavoro ha comportato un turno di otto ore, dalle 9 del mattino alle 5 del pomeriggio. Molti potrebbero considerare queste otto ore una normale giornata lavorativa, ma per Brielle sono state motivo di lamento, affermando che riteneva che fossero troppe.
Ha condiviso il suo stress e il fatto che il tempo dedicato al pendolarismo si aggiunge al suo orario di lavoro, rendendo l’intera giornata un frenetico susseguirsi di impegni e impedendole di avere tempo per una vita al di fuori del lavoro:
“Non ho tempo per fare nulla, non ho l’energia per praticare sport, sono stressata… Ci metto un’eternità ad arrivare”.
I commenti dopo lo sfogo
Brielle Asero ha poi parlato a Rolling Stone dopo i tanti commenti negativi ricevuti: “Non capisco nemmeno come questa sia diventata una discussione politica quando tutto quello che stavo cercando di fare era aprire una conversazione ed essere rispettoso nei confronti delle persone, che lavorano anche più a lungo di me.”
Sebbene molti dei suoi fan abbiano espresso il suo sostegno, il suo messaggio è stato ampiamente deriso anche dai media di destra, con organi di stampa come Fox News che hanno utilizzato la clip come prova del fatto che la sua generazione fosse “pigra”.
“Diverse stazioni di notizie hanno ripreso il mio video e hanno dipinto i laureati come arroganti e pigri, il che è tutt’altro che vero”, ha spiegato Brielle, la quale ha anche chiarito di considerarsi ‘fortunata’ ad aver trovato un lavoro a tempo pieno nel campo dei suoi sogni.
“Sapevo che sarebbe stato difficile per me abituarmi a questo programma, dato che la maggior parte del mio college era online a causa del Covid, ma una volta che mi è stato offerto questo lavoro l’ho accettato per mettere piede nella porta e acquisire esperienza.”
“Non mi aspettavo che provocasse una frenesia mediatica. Stavo solo cercando di relazionarmi con i miei follower che devono anche svolgere un lavoro con orari prolungati”, ha aggiunto, spiegando che gli “haters” hanno “inondato” i suoi account personali sui social media con “commenti orribili”.
A questo punto, ha preso posizione a nome della sua generazione:
“[La generazione Z] lavora tanto quanto le persone prima di noi, con salari più bassi e costi della vita più alti”, ha affermato.
Ha continuato sostenendo che quando la “settimana lavorativa standard” è diventata la norma sociale, “le persone potevano permettersi di sostenere una famiglia con un coniuge che restava a casa e si prendeva cura del carico mentale, del cibo e dei figli. Ma non è più così.
E la maggior parte delle persone che sono arrabbiate con me stanno semplicemente sfogando la rabbia che provano per il tempo perso lavorando per lunghe ore”, ha sottolineato.
“Volevo solo riunire le persone che la pensano in questo modo per incitare possibilmente un cambiamento.”, ha concluso Brielle.