Il video di Brielle Asero, una tiktoker ventunenne, ha suscitato reazioni intense sui social media. In una clip di poco più di un minuto, Brielle esprime con le lacrime il suo recente ingresso nel mondo del lavoro. La giovane racconta che, nel suo primo giorno in ufficio, si è trasferita nel New Jersey, pendolando verso Manhattan e scoprendo che il suo turno sarebbe durato dalle 9:00 alle 17:00.
Il video della ragazza che piange per l’orario di lavoro
Secondo quanto afferma, questo orario le lascerebbe poco spazio per condurre una vita equilibrata: “Non ho tempo per fare nulla, non ho l’energia per praticare sport, sono stressata”, piange Brielle. Inoltre, il tragitto di due ore tra casa e lavoro rende la situazione ancora più complicata: “Ci metto un’eternità ad arrivare”, si sfoga la giovane.
Le sue parole hanno rapidamente attirato l’attenzione sui social media, e il video di Brielle ha ottenuto oltre due milioni e mezzo di visualizzazioni. Brielle Asero, 21 anni, laureata in marketing presso l’Università della Carolina del Sud nel maggio 2023, ha raccontato a Rolling Stone di essere rimasta sorpresa dalle reazioni scaturite dalle sue parole. Le reazioni degli utenti sono state varie, dando vita a un dibattito online. Da un lato, c’è chi ha mostrato comprensione per il disagio e le preoccupazioni di Brielle, mentre dall’altro lato ci sono stati coloro che l’hanno criticata, accusandola di pigrizia e mancanza di senso del dovere.
Il dibattito sulle 40 ore di lavoro settimanali
Il video ha rilanciato anche il dibattito sulle 40 ore di lavoro settimanali, che anche in Italia si è aperto da tempo.
Alcuni dei partiti di opposizione al governo Meloni concordano verbalmente sulla necessità di ridurre l’orario di lavoro settimanale, ma presentano divergenze sulle modalità per raggiungere questo obiettivo.
Attualmente, in Parlamento sono state presentate quattro proposte di legge volte a ridurre l’orario di lavoro settimanale: tre alla Camera, provenienti dal Partito Democratico, dal Movimento 5 Stelle e da Sinistra Italiana, e una proposta al Senato dal Movimento 5 Stelle. Sebbene i testi completi di queste proposte non siano ancora stati resi pubblici, abbiamo avuto accesso al loro contenuto e abbiamo analizzato le somiglianze e le differenze tra di esse.
In Italia, la durata legale della settimana lavorativa è di 40 ore, una norma stabilita da una legge del 1997. Tuttavia, un lavoratore può essere chiamato a prestare servizio per più di 40 ore in una settimana, a condizione che questo sia compensato come media nel periodo considerato dal proprio contratto collettivo. In ogni caso, l’orario lavorativo settimanale non può superare le 48 ore, come stabilito da una direttiva europea. Nel 2022, gli italiani hanno lavorato in media 37,4 ore a settimana, una cifra in linea con la media europea di 37,5 ore di lavoro settimanali, secondo Eurostat.
Attualmente, il tema della riduzione dell’orario di lavoro è al centro delle discussioni politiche, in particolare in Spagna, dove l’accordo di governo tra il Partito Socialista, guidato dal presidente uscente Pedro Sánchez, e la lista di sinistra Sumar, prevede la riduzione della settimana lavorativa da 40 a 37,5 ore come una delle priorità. In Francia e in Belgio, l’orario di lavoro settimanale è inferiore alle 40 ore ed è stabilito rispettivamente a 35 e 38 ore.