Caso scommesse, Zaniolo niente squalifica: in arrivo solo una multa. Dopo Nicolò Fagioli e Sandro Tonali l’ex Roma è stato il terzo grosso nome dell’inchiesta scommesse nel mondo del calcio italiano. Il giocatore dell’Aston Villa è stato sentito sia dal procuratore Figc Giuseppe Chiné sia dalla pm della procura di Torino il 27 Ottobre. Dalle testimonianze uscite la posizione del centrocampista azzurro sembrerebbe essere marginale almeno dal punto di vista sportivo, in quanto non avrebbe scommesso niente sul calcio ma solo sul blackjack.

Zaniolo, la testimonianza del giocatore

Cinque giorni fa Nicolò Zaniolo ha testimoniato con i magistrati che curano l’inchiesta sul caso scommesse su piattaforme illegali. I famigliari del calciatore sono sicuri dell’innocenza del ragazzo, a detta loro “troppo buono” per entrare in maniera consapevole in questi pericolosi giri. L’ex Roma non ha mai cambiato versione e a differenza di Tonali e Fagioli, l’attaccante non si è autodenunciato alla procura federale perché ritiene di non aver commesso alcun tipo di violazione del codice di giustizia sportiva. Mentre dal punto di vista penale la sua azione è ancora in fase di valutazione. Potrebbe rientrare nelle sanzioni previste dalla legge 401 del 1989 ed è oblabile, cioè è possibile pagare una sanzione in denaro per l’infrazione senza incorrere in guai peggiori.

Gli avvocati di Zaniolo, Antonio Conte e Gianluca Tognozzi, al termine dell’audizione in Procura a Torino avevano pubblicato questa nota:

“Nicolò Zaniolo ha risposto a tutte le domande e non si è sottratto ad alcuna contestazione formulata dal PM chiarendo definitivamente la sua posizione. Non e’ emerso nessun indizio a suo carico circa ipotesi di scommesse su partite di calcio. Ha riconosciuto di aver giocato saltuariamente su piattaforme illegali a poker e blackjack ed ha chiarito di non essere mai stato soggetto a minacce o intimidazioni. Siamo fiduciosi di chiudere presto la vicenda giudiziaria del nostro assistito”.

La ricostruzione

La Procurale Federale non avrebbe trovato nessun elemento contro l’ex giocatore della Roma che nel corso degli interrogatori si era detto estraneo ai fatti, avendo puntato solo su poker e black jack in una piattaforma che non sapeva che fosse illegale. Niente puntate sul mondo del calcio quindi, a differenza di Fagioli e Tonali. I due centrocampisti non hanno tirato in ballo Zaniolo e ciò che significa che, a oggi, dal punto di vista della giustizia sportiva Zaniolo non rischia nulla.

Sul fronte della giustizia ordinaria invece il centrocampista ex Galatasaray e Inter rischia una multa per violazione dell’articolo 4 della legge 401 del 1989 (“esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa”) e gli investigatori vorranno sentirlo per capire come è arrivato a giocare su questo tipo di portali, su cui l’accesso è consentito tramite invito, si ha il vantaggio di poter avere un credito illimitato ma si corre il rischio di essere vittima di minacce e tentativi di estorsione (come è successo a Fagioli).

L’Aston Villa si è sempre schierata a favore del giocatore, schierandolo diverse volte dal primo minuto in campionato. La fiducia di Emery non è mai scesa. A differenza di Tonali e Fagioli quindi non ci dovrebbe essere una squalifica per il talento italiano che molto probabilmente potrebbe già tornare nel giro dei convocati nei prossimi impegni della nazionale di Spalletti nelle gare contro Macedonia e Ucraina, decisive per la qualificazione agli Europei nel 2024.