In arrivo aumenti degli stipendi per specifiche categorie di lavoratori, dagli addetti ai call center ai dipendenti delle cooperative della pesca, dalle imprese in crisi al sostegno alle aree di crisi industriale per il 2024. Tutti i settori sono interessati da interventi di aiuto e di sostegno al reddito per superare le difficoltà del periodo, dall’inflazione alla riconversione industriale, come nel caso dell’Ilva di Taranto.
Nella bozza della legge di Bilancio 2024, che il governo ha presentato nella giornata di lunedì 30 ottobre 2023 in Senato, sono in tutto 300 i milioni di euro che andranno a favore delle categorie da sostenere dal punto di vista dello stipendio. L’esecutivo stanzierà, a favore dei lavoratori dei call center, 10 milioni di euro nel 2024, alle cooperative della pesca, in tutto, 30 milioni di euro che le imprese utilizzeranno per garantire un’indennità complessiva che può arrivare a un massimo di 30 euro al giorno per ciascun lavoratore tutelato.
Ecco, nel dettaglio, quali sono tutte le altre misure che dovranno essere approvate per sostenere i redditi e le retribuzioni dei lavoratori di imprese in settori in difficoltà.
Aumenti stipendi lavoratori 2024 call center, settore pesca e imprese in crisi: ecco tutti gli aiuti in arrivo
In arrivo, dalla legge di Bilancio 2024, lo stanziamento di 300 milioni di euro da parte del governo per gli aumenti degli stipendi e, in particolare, per il sostegno delle retribuzioni dei lavoratori addetti in settori e per aziende in difficoltà. A iniziare dai lavoratori dei call center che saranno destinatari di risorse a favore del reddito pari a 10 milioni di euro per tutto il 2024. Altri 30 milioni di euro andranno a favore delle cooperative della pesca per garantire una indennità complessiva fino a 30 euro al giorno per ciascun lavoratore impiegato in realtà in difficoltà.
Un’integrazione degli stipendi per tutta la durata del 2024 potrà essere garantita alle imprese in situazione di crisi industriale per portare a termine il recupero dell’occupazione. Le risorse, distribuite dal governo in base a tavoli con le regioni, ammontano a 70 milioni di euro.
Strettamente affine è anche la misura che concerne l’integrazione salariale per i lavoratori sospesi dal lavoro oppure impiegato per un numero di ore ridotto. Si tratta di imprese sequestrate e confiscate, oppure sottoposte a procedure di amministrazione giudiziaria. La misura ha ottenuto una proroga per tutto il triennio dal 2024 al 2027 e concerne un intervento massimo di sostegno al reddito richiedibile per non più di 12 mesi e risorse per 700.000 euro.
Aumenti stipendi lavoratori 2024, la situazione delle imprese in crisi
Altri fondi verranno stanziati da parte del governo nella legge di Bilancio 2024 a sostegno del reddito e degli stipendi. A iniziare dalle aziende che si trovino nelle situazioni di crisi a causa degli effetti negativi della pandemia prima e della guerra in Ucraina poi, con conseguente difficoltà di approvvigionamento energetico.
A favore di queste imprese danneggiate, il governo stanzierà risorse per 50 milioni di euro. L’esecutivo stanzierà la stessa cifra anche per le imprese coinvolte in processi di ristrutturazione aziendale con proroga degli ammortizzatori sociali.
Altri 19 milioni di euro saranno stanziati per garantire la formazione professionale e l’integrazione degli stipendi per la gestione delle bonifiche dell’Ilva. Secondo le prime simulazione, per ciascun lavoratore dovrebbero essere investiti 9.500 euro all’anno.
Cassa integrazione straordinaria 2024, ecco quali imprese sono coinvolte
Trattamenti in Cigs sono previsti per 2.131 lavoratori, dei quali 1.808 dipendenti dell’Ilva, 311 della Sanac e 12 di Taranto Energia. In media, la sospensione dal lavoro dovrebbe riguardare 2.109 lavoratori. Altri interventi a sostegno dello stipendio sono previsti per le imprese di almeno 1.000 dipendenti per salvaguardare il livello di occupazione.
Con oltre 61 milioni di euro si garantirà un periodo di cassa integrazione salariale straordinaria di tutto il 2024. Dalle simulazioni del governo, 2.500 lavoratori dell’Arcelor Milttal di Taranto dovrebbero essere i destinatari di questa misura.