Via libera per il nuovo concorso straordinario della scuola, con l’uscita dei due bandi attesa entro le prossime settimane, probabilmente entro la fine del mese di novembre 2023. Dalle ultime anticipazioni, il numero dei posti messi a concorso dovrebbero raggiungere la cifra di 45.000, il 50 per cento in più delle cattedre da assegnare rispetto a quelle preventivate.

I bandi dei nuovi concorsi riguarderanno sia le scuole medie e superiori che quelle dell’infanzia ed elementari. I due decreti dei concorsi hanno ottenuto recentemente il via libera da parte della Commissione europea. I bandi rientrano nei parametri relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sia per quanto riguarda il numero delle cattedre da assegnare, sia per le procedure concorsuali, in particolare sulle prove “light”.

Concorso straordinario scuola, uscita bandi: si va verso i 45mila posti

Si attende l’uscita dei due bandi dei concorsi straordinari ter nella scuola, sia per quanto riguarda le scuole medie e superiori che gli istituti dell’infanzia ed elementari. In tutto, il numero dei posti dei due bandi dovrebbe essere di 45.000, il 50 per cento in più rispetto ai 30mila posti che erano stati preventivati.

Si tratterebbe di aggiungere i posti che erano stati autorizzati dal ministero dell’Economia e delle Finanze per le assunzioni nella scuola di agosto e settembre scorsi. I sindacati premono per arrivare alla quota massima di 15.000 cattedre in più. La quota delle assunzioni rientrerebbe nel target del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) da raggiungere entro il 31 dicembre 2024 delle 70mila immissioni in ruolo.

La Commissione europea non ha apportato delle variazioni sui decreti presentati dal ministero dell’Istruzione e del Merito. Sui provvedimenti, ora, c’è da attendere il via libera della Corte dei conti e, quale ultimo passaggio, l’ok del Consiglio di Stato.

Concorso straordinario scuola bandi 2023 e 2024: assunzioni previste

Da quanto prevedono i decreti per la partecipazione al concorso straordinario nella scuola, sono ammessi alle prove gli aspiranti docenti che abbiano raggiunto almeno tre anni di servizio da supplenti negli ultimi cinque anni. L’aspirante docente di ruolo deve aver effettuato uno dei tre anni di servizio nella classe di concorso per la quale si candidi a insegnare.

Saranno ammessi anche gli insegnanti con 24 crediti formativi universitari (Cfu) entro il 31 ottobre di un anno fa, o i docenti con 30 crediti formativi, metà dei quali conseguiti con il periodo di tirocinio diretto nella scuola.

Crediti formativi universitari (Cfu), quanti ne servono per partecipare ai concorsi docenti?

Per tutti i docenti il decreto legge Pa bis richiede la maturazione di 60 crediti formativi (Cfu). L’abilitazione all’insegnamento riguarda anche i docenti precari che partecipano al concorso per effetto del servizio prestato nella scuola. Dopo aver superato le prove, quindi, i docenti assunti dovranno conseguire il numero di Cfu richiesto. Analogamente, per gli aspiranti docenti con 24 Cfu, i 36 crediti rimanenti sono da conseguire al termine del concorso.

Abilitazione docenti, quando partono i corsi universitari per i Cfu?

Nel frattempo, novità sono attese anche per quanto riguarda i corsi di abilitazione che dovranno essere organizzati dalle università per la formazione dei docenti. Per i docenti che si candidano a insegnare nelle scuole dell’infanzia e primaria, l’abilitazione si consegue con il titolo di studio della laurea in Scienze della formazione primaria. Per chi si candidi alle scuole medie e superiori serve sia la laurea che i 60 crediti formativi universitari.

Ad oggi, le università dovranno comunicare i propri programmi formativi all’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) entro il 10 novembre prossimo. L’avvio dei corsi dovrebbe avvenire entro il prossimo mese di gennaio, con la metà delle lezioni che potranno svolgersi in modalità telematica. I tempi dovrebbero essere rispettati per la partecipazione degli aspiranti insegnanti abilitati al concorso ordinario nella scuola, il cui bando è previsto in uscita nel 2024.