Il passaggio all’allerta arancione nella zona dei Campi Flegrei appare sempre più probabile, come conferma anche il ministro Nello Musumeci. A renderla quasi inevitabile è il perdurare dell’attività vulcanica nell’area, che sarà sottoposta a maggiori controlli.

Allerta arancione Campi Flegrei, Musumeci: “Situazione in costante evoluzione”

Anziché diminuire, il rischio sembra aumentare nella zona dei Campi Flegrei. Di conseguenza, anche l’ansia dei cittadini che la abitano non accenna a diminuire. E le parole odierne del ministro per la protezione civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci, molto probabilmente non miglioreranno la situazione.

Il ministro ha, infatti, dichiarato che la zona continua a essere interessata da attività vulcanica che richiede un maggior controllo e monitoraggio, con il probabile passaggio, appunto, dall’allerta gialla a quella arancione.

“L’attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione“.

La Protezione Civile sui Campi Flegrei: “Magma coinvolto nel bradisismo”

Musumeci assicura che il governo continuerà a tenere sotto particolare attenzione la situazione, restando in contatto con gli amministratori locali e con gli enti preposti al monitoraggio della situazione.

Le sue parole, infatti, sono il risultato del lavoro svolto negli ultimi giorni da Protezione Civile, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e commissione Grandi Rischi. Una nota della Protezione Civile non lascia adito a molti dubbi, confermando le paure della popolazione, in quanto sottolinea come la continua attività sismica recente sia dovuta al coinvolgimento di magma.

“In base a quanto emerso e alle valutazioni compiute, la Commissione rileva che l’insieme dei risultati scientifici rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo. In particolare, ritiene che il quadro complessivo – pur se non di univoca interpretazione – faccia comunque emergere la possibilità che i processi in atto possano evolvere ulteriormente”.

Anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, sottolinea la probabile necessità di un innalzamento del livello di allerta. Curcio ritiene di fondamentale importanza intensificare l’attività informativa verso cittadini e autorità locali, per renderli più consapevoli della situazione e pronti, in caso di sua rapida evoluzione.

“In tale contesto, un tema particolarmente importante è quello relativo alla percezione del rischio, in quanto le valutazioni della Commissione impongono ancora maggiore cautela e un chiaro richiamo all’incertezza sulla possibile evoluzione dei fenomeni, così che le istituzioni locali e i cittadini possano raggiungere la consapevolezza necessaria a prepararsi adeguatamente rispetto a possibili nuove azioni di prevenzione, in particolare per la zona rossa”.

Non è chiaro se l’evoluzione degli eventi comporterà modifiche o aggiustamenti al decreto Campi Flegrei del governo, come ipotizzano Angelo Bonelli e Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi Sinistra. I due denunciano le “rassicurazioni” giunte “fino a qualche giorno fa” da Musumeci, poi degenerate nella situazione attuale.

In virtù di questo, chiedono al ministro un confronto urgente con i sindaci della zona interessata, per dar loro “informazioni chiare e precise“.