Dopo una sparatoria in ospedale, si era nascosto in ufficio postale prendendo anche alcuni ostaggi: è accaduto in Giappone, dove la polizia ha tratto in arresto un uomo sulla quarantina.

La notizia della cattura dell’uomo proviene dall’emittente televisiva giapponese NHK. Secondo la stessa fonte, le forze dell’ordine hanno liberato un impiegato postale.

Tutto era cominciato dopo che l’uomo aveva esploso dei colpi di pistola nei pressi di un ospedale a Toda, vicino Tokyo. Secondo le prime informazioni, due persone erano rimaste ferite. Il responsabile era fuggito a bordo di una moto, barricandosi poi nell’ufficio postale, ubicato nella vicina Warabi, a circa 1,5 chilometri di distanza.

Secondo i media giapponesi l’individuo, armato di pistola, aveva preso degli ostaggi all’interno dell’edificio.

In arresto dopo una sparatoria in un ospedale del Giappone, la ricostruzione dell’accaduto

Almeno due, secondo gli inquirenti, gli ostaggi presi dall’arrestato, che però ha dovuto fare i conti con la giustizia dopo una lunga trattativa. Centinaia di poliziotti erano operativi per circondare l’edificio. A confermare la cattura un portavoce della polizia della prefettura di Saitama, fuori Tokyo, ai microfoni dell’Afp.

L’uomo è stato arrestato. I dettagli saranno dati più tardi.

Se all’inizio la vicenda era apparsa piuttosto nebulosa, pian piano sono emersi nuovi dettagli che hanno permesso di ricostruire l’accaduto. Tutto ha avuto inizio a seguito di una segnalazione pervenuta alla polizia poco dopo le 13, ora locale. Alcuni cittadini avevano udito degli spari in strada, all’indirizzo dell’ospedale generale Chuo di Toda.

I feriti sarebbero un medico di una quarantina d’anni e un paziente sulla sessantina. Entrambi, fortunatamente, non sarebbero in pericolo di vita.

Dopo l’aggressione, la fuga dell’indiziato in moto. Poi le nuove notizie, circa un’ora dopo: intorno alle 14.15 ora locale le autorità di Warabi hanno segnalato il sequestro dell’ufficio postale, attraverso un avviso dello stesso Comune su X.

Il sospetto è in possesso di quella che sembra essere una pistola. Per la vostra sicurezza, vi chiediamo di evacuare l’area vicina al luogo in cui si è verificato l’incidente e di seguire le istruzioni fornite dagli agenti di polizia sul posto.

Confermate le responsabilità nella sparatoria e nel sequestro dell’ufficio postale

Restano perplessità da parte degli inquirenti sull’episodio che ha dato origine alla vicenda, quello degli spari davanti all’ospedale di Toda. La polizia della prefettura di Saitama, in cui Toda si trova, non ha fornito ulteriori dettagli sull’esatta dinamica del ferimento delle due vittime.

L’agenzia di stampa nipponica Kyodo assicura che i due si trovassero in una sala di consultazione al primo piano, quando i proiettili li hanno raggiunti.

La polizia ha confermato come il responsabile degli spari nei pressi dell’ospedale sia la stessa persona che si è barricata nell’ufficio postale di Warabi. Gli agenti hanno riferito che l’uomo armato è stato avvistato attraverso una finestra vicino ai bancomat. Alcuni dipendenti dell’ufficio postale erano riusciti a fuggire in sicurezza dall’edificio.

Pur avendo delle leggi severe sul controllo delle armi, quest’anno il Giappone ha avuto a che fare con alcuni episodi preoccupanti. Il più grave è senz’altro il precedente a Nagano, dove sono morte quattro persone.