Attore e doppiatore con una voce inconfondibile. Massimo Wertmüller in questo ambiente ci è nato e cresciuto, ha studiato tanto e lavorato con i migliori. Un artista completo capace di spaziare da teatro, al cinema e alla tv passando da ruoli comici a drammatici in un attimo. Romano e romanista, fino al midollo, per commentare Inter-Roma e parlare di Mourinho, Wertmüller è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Inter-Roma e i dubbi su Mourinho, Wertmüller a Tag24

Che contro l’Inter fosse una sfida complicata lo sapevano tutti, ma la prestazione della Roma a San Siro pare aver preoccupato e non poco i tifosi giallorossi. Una squadra troppo difensiva, senza una chiara idea di gioco. Il gap con i nerazzurri si è ampliato più che mai e se è vero che da una parte pesano e non poco le assenze per i giallorossi, è altrettanto vero che la squadra di Mourinho non ha mai entusiasmato sotto il profilo delle prestazioni. Per commentare Inter-Roma e le contestazioni nei confronti di Mourinho, Wertmüller, attore e tifoso romanista, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Tante polemiche dopo la prestazione della Roma con l’Inter. Tu cosa ne pensi?

Penso che si debba tener conto delle tante assenze. Dybala è uno che sposta gli equilibri, non è un giocatore normale, e poi c’è Smalling che era la colonna portante di questa difesa. Direi che non va sottovalutata neanche l’indisponibilità di Spinazzola, che quando imbrocca la marcia giusta diventa micidiale. Qualche domanda mi viene più che altro su altri profili. Renato Sanches ad esempio, mi domando come mai lo abbiamo comprato. Mourinho ha detto chiaramente che se non avesse avuto problemi fisici, probabilmente non sarebbe mai arrivato alla Roma. Però così a cosa serve? Se non ci sono tanti soldi da spendere, penso che si dovrebbero adottare delle strategie diverse. Per quel che mi riguarda andrei a comprare nei tornei minori, come può essere la nostra Serie B. Sicuramente potremmo trovare calciatori pronti e con la bava alla bocca, piuttosto che qualcuno che sembra ormai già sazio”.

Da parte tua quindi resta la fiducia nei confronti di Mourinho?

“Mi viene da ridere quando sento qualche romanista dire che Mourinho se ne deve andare a casa. Questa è una città che non ha equilibrio e lo sappiamo bene, ma come si fa a criticare l’allenatore? Siamo sicuri che se mandiamo via lui troviamo di meglio? Purtroppo deve fare i conti con una squadra che non è di certo l’Inter e non ha grandissimi campioni. Non butterei mai via un signore che ha vinto tutto quello che ha vinto e che sa di calcio molto più di tanti altri. Dopo di che è chiaro che se i giocatori non rispondono e se la squadra non gira, si farà un discorso diverso e sarò pronto anche io a cambiare idea. Per ora però continuo a difenderlo e resto un mouriniano convinto. Fino a prova contraria mi esprimerò sempre in suo favore”.

Come si fa allora ad uscire da questa situazione?

“Direi banalmente con i risultati e prima ancora con il recupero di qualche giocatore. Penso che alla Roma basterebbe ritrovare già soltanto Dybala e Smalling per cambiare marcia. Con loro due è comunque un’altra squadra”.

Nella sfida con l’Inter, Lukaku era l’uomo più atteso. Sei rimasto deluso dalla sua prestazione?

“L’Inter si è preparata bene per bloccarlo, ma non ci dimentichiamo che anche i calciatori sono esseri umani. Qui abbiamo contestato uno come Rudolf Völler, io me lo ricordo bene. Aveva solo alcune questioni personali da risolvere e quando lo ha fatto non si è fermato più. A quel punto eravamo tutti pronti a cantare ‘vola tedesco vola’. Insomma si devono sempre fare i conti con vari aspetti. È vero che prendono tanti soldi, ma restano esseri umani. Lukaku è stato beccato e contestato dal primo minuto di gioco, ha avuto una giornata no e i difensori dell’Inter lo hanno ingabbiato. Le tre cose insieme hanno portato a quella prestazione. Fino a questo momento però è stato un cannone che non ha mai smesso di sparare in porta. Non era certo quella di Milano la serata giusta per giudicarlo. Ora mi aspetto che si riprenda velocemente”.

È ancora presto, ma qualche partita ormai l’abbiamo vista, sia della Roma che delle avversarie. A cosa può ambire questa squadra?

“Risponderei con un grande boh! Se rientrano tutti e la Roma si ritrova, ha del potenziale. A quel punto può risalire e diventa possibile tutto. Io però non vedo qualcosa di più di un eventuale quarto posto, che sarebbe comunque difficilissimo. Non tanto per la squadra stessa quanto per la forza degli avversari. Il Napoli sta ritrovando il suo gioco, la Juventus idem e il Milan è sempre lì. Poi c’è l’Inter che è la più forte di tutti e c’è da stare attenti anche ad Atalanta e Fiorentina. Praticamente può succedere di tutto e al momento la Roma, rispetto agli altri, è un po’ indietro”.

Anche rispetto alla Lazio?

Dal punto di vista del gioco direi di sì. Forse siamo quasi allo stesso livello, ma la squadra di Sarri quando vuole, e spesso vuole, gioca bene. Noi invece no, a volte abbiamo delle vere e proprie perdite di coscienza. Non tanto contro l’Inter, ma contro il Monza ad esempio non abbiamo proprio giocato. Alla fine la Roma ha vinto, ma io non sono saltato per aria dalla gioia vista la prestazione”.