L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) avverte a proposito di una possibile catastrofe sanitaria a Gaza, con particolare enfasi sul rischio di moltissime morti infantili.

Sotto la lente d’ingrandimento ci sono le condizioni di sovraffollamento nella Striscia, con migliaia di persone ritrovatesi senza una casa e un quadro che vede acquedotti e altre infrastrutture vitali danneggiate.

Vista la disponibilità di circa il 5% delle abituali forniture idriche, ha spiegato un portavoce dell’Organizzazione, il rischio di decessi infantili per disidratazione è alle stelle.

L’Oms su una possibile catastrofe sanitaria a Gaza, la denuncia di attacchi vicino agli ospedali: “Malati ricevano cure necessarie”

Attacchi aerei israeliani nei pressi del principale centro oncologico di Gaza: è la denuncia dell’Oms, che evidenzia come i servizi medici appaiano significativamente ridotti a causa dell’emergenza. Tra interruzioni di elettricità e limitazioni all’ingresso di medicinali, forniture mediche, carburante e acqua, diventa sempre più difficile curare i malati.

Lo ribadisce il direttore generale dell’Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Non sottolineeremo mai abbastanza l’importanza di preservare l’assistenza sanitaria a Gaza. I malati di cancro sono già fragili ed è imperativo fare tutto il possibile per garantire che ricevano le cure di cui hanno bisogno. È davvero una questione di vita o di morte.

La presidente del Parlamento Ue Metsola: “Hamas è un’organizzazione terrorista”

Hamas è “un’organizzazione terrorista, che non rappresenta per niente le aspirazioni legittime del popolo palestinese” ma anzi “le ostacola”. Parola di Roberta Metsola: la presidente del Parlamento Ue è tornata sull’argomento a Parigi, nel suo incontro con il presidente francese Emmanuel Macron.

La maniera in cui Hamas sarà fermata è importante: il popolo palestinese non dovrebbe pagare il prezzo dei suoi atti ignobili. Assistiamo ad una vera crisi umanitaria a Gaza: i civili non possono essere presi come obiettivi. Gli ostaggi devono essere liberati.

La risposta di Israele, ribadisce Metsola, “deve essere conforme al diritto internazionale umanitario“. Per questo motivo l’Europarlamento ha chiesto una pausa umanitaria, “che permetterebbe di risparmiare vite innocenti e di consegnare gli aiuti internazionali” alla popolazione.