“Io non sono grosso, ho le ossa grosse”, quante volte avete sentito questa affermazione radicata nella cultura popolare?

Ma è realmente possibile che esistano individui con una struttura ossea significativamente diversa? Esistono davvero le persone con le ossa grosse?

In questo articolo scopriremo la verità dietro questa affermazione, basandoci sulla scienza e sulla biologia umana. E vedremo se si tratta di realtà o di mito.

Esistono davvero le persone con le ossa grosse e più pesanti?

Mi dispiace deludervi, ma no. Non esistono le persone con le ossa grosse o più pesanti della norma.

Si tratta di un mito e non ha nulla a che fare con la realtà. Uno scheletro umano può pesare, approssimativamente, 15 chili. Le donne generalmente hanno scheletri più leggeri rispetto agli uomini.

Le ossa costituiscono circa il 15 per cento del peso corporeo totale e non ci sono esseri umani dove questo peso varia in modo significativo.

Quindi le ossa grosse non esistono. Questo, però, non significa che non esisti la corporatura robusta, che è un’altra cosa.

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Cos’è la corporatura robusta?

Il fatto che non esistano le ossa grosse, non significa che non esista la corporatura robusta. Questa esiste eccome, solo che non dipende dalle ossa.

La differenza più significativa riguarda la composizione muscolare e la distribuzione del grasso corporeo tra gli individui.

Per esempio, gli atleti con una corporatura robusta non solo presentano una maggiore massa muscolare ma anche una distribuzione uniforme del grasso.

La quantità e la distribuzione del grasso corporeo non comportano necessariamente rischi cardiovascolari o impatti significativi sulla salute, a condizione che rimangano all’interno dei valori considerati normali per età, sesso, livello di attività fisica ed etnia.

Questo aspetto può essere facilmente valutato attraverso test non invasivi come la bioimpedenziometria, che offre una panoramica dettagliata della situazione.

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Le ossa delle donne sono più fragili?

Sì, le ossa delle donne sono più fragili, almeno quando inizia la menopausa. Nelle donne l’ormone sessuale estrogeno è considerato un protettore delle ossa, negli uomini lo è il testosterone.

Poiché i livelli ormonali nelle donne diminuiscono significativamente più velocemente durante e dopo la menopausa rispetto ai livelli di testosterone negli uomini, ne sono colpite più donne.

Infatti una donna su tre soffre di osteoporosi (osteoporosi postmenopausale) subito dopo la menopausa. Anche il sottopeso è un fattore di rischio per la fragilità delle ossa e le donne hanno maggiori probabilità di essere sottopeso rispetto agli uomini.

Si può essere sovrappeso a causa della genetica?

Certo!

I nostri geni influenzano il nostro senso di sazietà, il metabolismo dei grassi e la distribuzione del grasso. Quindi esiste una predisposizione genetica al sovrappeso e all’obesità.

Sicuramente se diventi obeso o rimani magro dipende molto da quanto mangi e da quanto fai esercizio. Ma i geni determinano anche quanto sia difficile mantenere il peso, la tua facilità ad ingrassare e la tua difficoltà a dimagrire.

I geni forniscono i modelli per tutte le sostanze presenti nel nostro corpo e sono coinvolti nella produzione di ormoni e proteine ​​che determinano il nostro comportamento alimentare e il nostro metabolismo.

Se la struttura dell’ormone della sazietà leptina o del recettore della leptina (LEPR) è difettosa, per esempio, non si avverte la sensazione di sazietà e la persona colpita corre costantemente il rischio di mangiare troppo.

Anche il gene del recettore della melanocortina 4 (MC4R) influenza l’appetito: alcune varianti di questo gene fanno sì che i portatori non pensino mai a mangiare e quindi mangino poco e rimangano magri.

Altre varianti, invece, aumentano il desiderio di mangiare. I portatori di queste varianti genetiche non si sentono mai sazi e quindi spesso mangiano troppo.

Il gene più conosciuto che influisce sul modo di gestire i grassi è chiamato FTO, che sta per “gene associato alla massa grassa e all’obesità”.

Questo gene svolge un ruolo nel decidere se il nostro corpo immagazzina o brucia i grassi.

Nel nostro corpo, esistono tre tipi di cellule adipose: quelle bianche conservano il grasso, mentre le cellule adipose brune bruciano i grassi per produrre calore. Il terzo tipo, le cellule adipose beige, è particolarmente importante perché possono svolgere entrambe le funzioni: immagazzinare e bruciare il grasso.

Tuttavia, nelle persone che hanno specifiche varianti del gene FTO, le cellule adipose beige sembrano avere difficoltà nel bruciare il grasso e finiscono per immagazzinarlo in eccesso. Questo può portare all’aumento di peso e all’obesità.