Danilo Gallinari ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui ha raccontato certi momenti della sua carriera e ha iniziato a parlare anche di cosa lo attende in futuro. Prima di tutto è partito dalla consapevolezza che non sono stati poi così tanti gli italiani ad aver messo piede in una arena NBA da giocatore. Gallinari è stato tra questi, nonostante la sfortuna avuta a causa dei diversi problemi fisici accusati nel corso degli ultimi anni. Queste le sue parole a riguardo:
Il mio rimpianto è di non essermi mai ‘fasato’ con una squadra da titolo. In 16 anni ho avuto due occasioni: a Denver prima di farmi male a un ginocchio e poi l’anno scorso con i Celtics. Ma a Boston si è ripresentato il crociato. Allucinante.
Ancora la maglia azzurra addosso?
L’ennesimo infortunio della sua carriera, poco prima di Eurobasket 2022, allontana l’ipotesi di rivederlo con addosso la maglia della Nazionale. Il Gallo però è positivo per natura e dunque non esclude nessuna possibilità. Sono state queste le sue parole riguardo il Mondiale dell’ItalBasket e il sogno di partecipare ai Giochi Olimpici del 2024.
Ho trovato ingenerose le critiche al Mondiale. I quarti erano il nostro obiettivo e l’abbiamo centrato. Siamo stati bastonati dagli USA, ma abbiamo avuto due sfortune: per prima cosa loro avevano perso con la Lituania ed erano arrabbiati; e per seconda invece senza quel ko sarebbero stati primi nel gruppo e avremmo evitato l’incrocio. È difficile andare ai Giochi del 2024, ma anche nel 2021 serviva un’impresa ed è stata fatta. Di natura sono ottimista: dico di sì.
La chiusura del cerchio
La carriera di Gallinari si sta avvicinando al termine considerando che oltre ai vari infortuni ha ora 35 anni. Nonostante ciò, come tutti i bambini che si avvicinano a questo sport, coltiva sempre un sogno, ed è quello di tornare nella squadra che lo ha lanciato nei migliori palcoscenici, ossia l’Olimpia Milano:
Per quanto riguarda il ritiro dipenderà dal fisico, più che dalla testa. La testa però dice di chiudere la carriera a Milano. Vincendo.