Il 30 ottobre 2023 presso il Cinema Barberini di Roma si è tenuta la conferenza stampa di “Unwanted Ostaggi del mare“, la serie suddivisa in otto episodi prodotta da Sky Studios, Pantaleon Films e Indiana Production. Alla regia c’è Oliver Hirschbiegel, creata e scritta da Stefano Bises, ispirata a “Bilal”, il libro del giornalista Fabrizio Gatti sul suo viaggio sotto copertura fra i migranti sulle rotte fra Africa ed Europa, narra la storia di una nave da crociera che trae in salvo un gruppo di migranti.
In un contesto insolito, due mondi completamente diversi si troveranno a condividere gli stessi spazi e buttare all’aria tutte le credenze avute fino a quel momento, rivalutando il concetto di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Unwanted Ostaggi del mare, quando esce
“Unwanted Ostaggi del mare” sarà disponibile su Sky e in streaming su NOW dal 3 novembre 2023. Presto la serie arriverà anche in tutti i Paesi europei in cui Sky lavora e gli otto episodi saranno distribuiti su Sky Atlantic, due a settimana, e on demand in 4K HDR.
Il cast della serie
A differenza di altre serie, il cast di “Unwanted Ostaggi del mare” è multiculturale ed ogni attore ha lasciato un segno nel progetto, dai big agli esordienti. E’ un lavoro a cui hanno lavorato persone provenienti da diverse parti del mondo. Girata in inglese, italiano, tedesco, francese e in diversi dialetti africani, ritroviamo Marco Bocci e Jessica Schwarz, Dada Bozela, Hassan Najib, Jonathan Berlin, Jason Derek Prempeh, Cecilia Dazzi, Francesco Acquaroli, Barbara Auer, Sylvester Groth, Marco Palvetti, Denise Capezza, Nuala Peberdy, Samuel Kalambay, Amadou Mbow, Edward Apeagyei, Reshny Massaka, Onyinye Odokoro, Massimo De Lorenzo, Scot Williams.
“Abbiamo cercato di trattare con la stessa delicatezza del lavoro di produzione anche il doppiaggio – ha spiegato Erica Negri, Executive Producer – che ha delle regole ma noi abbiamo cercato di mantenere il più possibile una rappresentazione corretta della diversità, dal colore della pelle all’accento e abbiamo cercato dei doppiatori afro-discendenti con un accento non simulato, ma originale. E’ stato difficilissimo, però, pensiamo di esserci riusciti e siamo molto soddisfatti di quello che siamo riusciti ad ottenere”.
Com’è nata la serie?
Unwanted Ostaggi del mare è una serie diversa dalle altre in quanto tratta un tema molto attuale che è l’immigrazione senza, tuttavia, alcuna forma di giudizio. Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios per l’Italia, durante la conferenza stampa ha riferito di essere particolarmente orgoglioso del progetto: “Questa serie nasce più di dieci anni fa quando leggo il libro di Fabrizio Gatti Bilal e ho continuato a pensare come si poteva trasformare quello che per me è uno dei più bei libri di giornalismo investigativo in qualcosa – ha raccontato – poi Fabrizio è passato da noi e quindi gli ho chiesto dei diritti. La risposta è stata una tale Sascha Rossmann a Los Angeles. Abbiamo iniziato a chiacchierare, poi io ho incontrato il mio amico Stefano Bises e gli ho detto ‘questo è un documentario come possiamo trasformarlo in una serie che abbia anche un genere’ e Stefano è tornato con quello che poi è l’idea della serie“.
Il messaggio della serie
La serie nasce con l’obiettivo di non dare un giudizio ma di lanciare un messaggio che si discosta da ciò che siamo abituati a sentire e a vedere quando si parla di immigrazione. Unwanted Ostaggi del mare è un mezzo attraverso cui conoscere cosa c’è prima dell’arrivo degli emigrati, il viaggio che nessuno racconta.
“La serie si schiera nella misura in cui ti dice che quello che abbiamo fatto fino ad oggi non funziona ma crea dolore, morte, tragedie e non risolve il problema minimamente – ha affermato lo sceneggiatore Bises – che lo recepiscano i politici? Non mi interessa, loro lo sanno. Va recepito da chi vota, da chi esprime opinioni, da noi, cioè dai passeggeri della nave”.
Ci sarà un seconda stagione?
E’ ancora presto per dirlo, ma secondo quanto riferito da Nils Hartmann, “Unwanted Ostaggi del mare” nasce come serie autoconclusiva.