Decentraland è un altro dei token che potrebbero giovarsi di una eventuale crescita del Metaverso nell’immediato futuro. La piattaforma di videogiochi costruita sulla blockchain di Ethereum è infatti una delle più note applicazioni di realtà virtuale e si giova quindi di una visibilità mediatica che pochi progetti crypto possono vantare.

Una visibilità che è aumentata in maniera esponenziale dopo il rebranding di Facebook in Meta e lo sforzo finanziario profuso da Mark Zuckerberg nel Metaverso. Tale da spingere molti trader, in particolare quelli più orientati all’investimento speculativo, a osservarne con attenzione l’evoluzione.

Decentraland (MANA): di cosa si tratta?

Decentraland ha visto la luce nel 2015, su impulso di due imprenditori argentini, Ari Meilich e Esteban Ordano. Il lancio sul mercato è però avvenuto due anni più tardi, con la vendita dei primi appezzamenti di terreno a 20 dollari l’uno. E, soprattutto con una ICO (Initial Coin Offering) che ha permesso all’azienda di incassare oltre 26 milioni di dollari.

La vera e propria esplosione del progetto, però, si è avuta in corrispondenza con l’esplosione dei Non Fungible Token (NFT), nel 2021. La febbre che si è scatenata sul mercato ha avuto riflessi clamorosi sui prezzi degli oggetti collegati al gioco, la cui quotazione si è impennata sino a 900mila dollari. Con un logico effetto di trascinamento su MANA, la moneta virtuale su cui è imperniato il sistema. Si tratta di un token ERC-20 il quale non può essere minato e che conferisce il diritto di voto sulle decisioni che riguardano il network.

Oltre a MANA c’è un secondo token, LAND, il quale è un NFT progettato anch’esso sulla blockchain di Ethereum e che rappresenta i lotti di terra posseduti all’interno dello spazio virtuale di Decentraland. Conferisce diritto di voto ai possessori, ma se MANA vale per un singolo suffragio ogni LAND ne vale duemila.

Come funziona Decentraland

La piattaforma Decentraland è una Decentralized Atonomous Organizzation (DAO). Ciò vuol dire che non esiste un’organismo centrale che dirige le operazioni che avvengono al suo interno, comprese quelle di voto. A regolare il tutto è invece uno smart contract, con una ricaduta ben precisa: gli sviluppatori non detengono alcun diritto di proprietà sugli ambienti in cui è suddiviso il gioco. Inoltre non possono modificarne in alcun modo le caratteristiche. I lotti di terra, a loro volta, sono oggetto di compravendita all’interno di un marketplace dedicato. Chi è interessato può visionarne il valore espresso in MANA e gli edifici che sono stati eretti al loro interno.

La piattaforma può essere esplorata tramite un browser o scaricando l’applicazione dedicata, che non è però ancora stata resa fruibile su mobile. L’iscrizione, a sua volta è possibile con una semplice casella di posta elettronica. Al tempo stesso è comunque consigliabile utilizzare un portafogli elettronico, a partire da MetaMask. In tal modo gli utenti potranno approfittare di tutte le funzionalità del suo ecosistema.

All’atto di entrata si può scegliere il proprio avatar, dotandolo di caratteristiche fisiche, oltre che di abbigliamento e accessori, che possono essere gratuite o a pagamento. Compiuto questo passaggio è arrivato il momento di esordire nel gioco, entrando a Genesis Plaza, il centro dell’universo virtuale. Da qui è possibile recarsi in vari luoghi, ad esempio le gallerie d’arte, ove si possono acquistare NFT, oppure nei casinò, ove è possibile il gioco d’azzardo. È poi possibile utilizzare il Builder Tool per edificare, oppure l’SDK, che consente l’importazione di modelli tridimensionali.

Le prospettive di MANA

Per quanto riguarda le prospettive future del progetto Decentraland, come abbiamo ricordato è stato accolto con molto favore all’inizio. In seguito, però, il mancato sviluppo del Metaverso e il declino degli NFT hanno avuto riflessi negativi sul prezzo di MANA. Anche a causa della vera e propria gelata che ha colpito il settore crypto.

Occorre anche ricordare le polemiche sui dati relativi al numero effettivo di utenti. Se secondo la società Decentraland ne vanterebbe migliaia, a smentirla sono i dati rilasciati da DappRadar, secondo cui quelli attivi realmente sono appena 38. In pratica, quindi, si tratterebbe di una vera e propria landa desolata, almeno per il momento. Ciò non toglie che nel futuro e con i progressi del Metaverso questo numero potrebbe crescere in maniera esponenziale.