L’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Maurizio Veloccia è uno dei difensori più estremi dello Stadio della Roma a Pietralata, ha infatti contribuito a votarne la pubblica utilità e ha partecipato anche a due degli incontri sul dibattito pubblico per l’opera. Nella giornata conclusiva andata in scena all’Acquario Romano ieri sera, 30 ottobre, ha dovuto subire però “l’Aventino”, con i cittadini presenti che hanno abbandonato la sala urlando contro di lui e contro l’opera. TAG24 lo ha intervistato a margine per fare il punto sul dibattito e anche sulla situazione dello Stadio Flaminio.
Ass. Veloccia l’intervista video sullo Stadio della Roma e il Flaminio
Oggi si conclude la fase del dibattito pubblico e Roma Capitale dovrà osservare se la società giallorossa modificherà il progetto in base alle criticità evidenziate. Come ha vissuto questa fase che si conclude oggi con l’Aventino dei comitati che hanno lasciato la sala?
“Sapevamo sin dall’inizio che questi cittadini, che si facesse o meno il dibattito pubblico, sarebbero rimasti estremamente contrari allo stadio. L’importante è che ciascuno sia consapevole che la democrazia non dà ragione a chi strilla di più, ma a chi rappresenta la maggioranza dei cittadini. Il dibattito è andato bene perché abbiamo approfondito tante questioni e anche delle richieste dei comitati. Adesso sta alla Roma far tesoro di queste osservazioni, sta a loro presentare un progetto che sia conforme ai vincoli che sono stati posti dall’Assemblea Capitolina. A quel punto ci sarà la nuova delibera e la conferenza dei servizi definitiva”.
Quando attendete delle novità da parte della Roma per procedere nell’iter con il progetto definitivo?
“La Roma ha confermato il lavoro che sta facendo, le tempistiche sono di fine anno ed inizio 2024. Dobbiamo anche ricordare che il precedente progetto di Tor Di Valle rimase un anno fermo in Conferenza dei Servizi. Elaborati e dati non erano sufficienti, è chiaro che oggi l’auspicio è che questo progetto possa essere completo ed esaustivo. Anche se dovessero metterci un mese in più va bene, l’importante è che poi al vaglio della Conferenza dei Servizi decisoria e quindi decisiva possa essere approvato”.
Avete avuto conversazioni con il presidente della Lazio Lotito? L’assessore Onorato ha parlato dell’attesa di una risposta da parte sua, vi ha fatto sapere qualcosa sul Flaminio? Lo stadio è stato inserito anche nel dossier per gli Europei 2032.
“Il Flaminio va ristrutturato, va riqualificato e rimesso a posto anche per via del dossier degli Europei del 2032. Ci sono varie ipotesi tuttora in campo, il presidente Lotito sta approfondendo il progetto. Io non ho avuto modo di interloquire con lui di recente, forse lo ha fatto il mio collega Onorato. Questa amministrazione vuole trovare la strada per ristrutturare il Flaminio, conformemente a quelli che sono i vincoli sullo stadio e quelli che sono stati gli studi fatti negli anni scorsi insieme alla fondazione Nervi. Io credo che ci siano le condizioni per farlo, come sapete c’è anche un progetto di Cassa Depositi e Prestiti in elaborazione. La Lazio ha mostrato il suo interesse, ma non possiamo tenere ancora per molto ferma la questione, soprattutto oggi che è stato riqualificato anche il Pala Tiziano non si può tenere più il Flaminio in questo stato”.
Si sente che non accadrà sullo stadio di Pietralata quanto accaduto a Tor di Valle? Quanto leggono sui giornali i cittadini li sta spaventando
“Per la vicenda di Tor Di Valle va atteso lo sviluppo giudiziario, io posso garantire per quanto mi riguarda che evidentemente per lo stadio di Pietralata tutto verrà fatto e continuerà ad essere fatto nella massima trasparenza e anche il dibattito pubblico lo dimostra”.