Doveva essere la giornata di chiusura del dibattito pubblico sullo Stadio della Roma, si è trasformato nell’Aventino da parte di un centinaio di cittadini che dopo aver urlato tutta la rabbia contro l’assessore Maurizio Veloccia ha lasciato l’Acquario Romano tirando fuori striscioni e megafono nel piazzale antistante. TAG24 c’era e può documentare con immagini esclusive quanto accaduto.
Dibattito pubblico sullo Stadio della Roma, il video dell’uscita dei comitati del no
Nonostante la presenza degli interlocutori più importanti tra cui l’assessore di Roma Capitale i comitati del no decidono che non ha più senso proseguire nel dialogo, dato che per loro questo dibattito pubblico è una “buffonata perché avete già deciso tutto”, sono le parole dure pronunciate da più cittadini. La realtà, come ha ricordato Veloccia, è che siamo in una democrazia rappresentativa: “Non si può sperare che degli eletti da oltre 3 milioni di aventi diritto possano cambiare in questo modo la loro decisione, il dibattito pubblico serve per informare e creare un dialogo aprendo a spunti di riflessione”. Quando Marco Leone, il moderatore di Nomisma, si lascia scappare un: “Una minoranza sta rovinando il lavoro e non permette ai relatori di parlare”, si scatena una bagarre come già avevamo avuto modo di vedere negli incontri precedenti con la tensione alle stelle.
Si alzano cartelli molto espliciti contro lo Stadio della Roma e che inneggiano al parco verde che vorrebbero questi comitati, con Flavio Fianco membro del comitato di quartiere di Pietralata che compie un gesto eclatante: “Avere fatto un dibattito pubblico sul nulla dato che non c’è neppure un progetto ben definito e oggi la Roma non c’è. Noi con i nostri architetti e tecnici abbiamo preparato la nostra contro proposta per il parco di Pietralata, non esiste altra alternativa”, e consegna il materiale al tavolo dei relatori. Dopo di che tutti i cittadini escono e organizzano un’assemblea spontanea all’aperto con gli striscioni che sono abbastanza espliciti. La sala rimane a quel punto semi vuota, con Veloccia che però è chiarissimo “Non sono loro a poter dire si fa o no, può farlo solo chi è stato votato dalla maggioranza e rappresenta i romani”. La battaglia tra Roma Capitale e questi cittadini sembra però appena cominciata con ricorsi già promessi per bloccare l’iter. Ricordiamo che la Roma ha dichiarato che entro i primi mesi del 2024 sarà pronto un progetto più definito dove le varie criticità dovrebbero essere risolte.
I prossimi passaggi dell’iter
Nomisma, la società scelta dal comune avrà un mese per preparare una relazione su quanto è accaduto in questa serie di incontri sul dibattito pubblico per lo stadio della Roma, ma resta quanto sottolineato dall’assessore Veloccia: in questa fase non sono i cittadini a poter imporre uno stop al progetto, che potrebbe arrivare solo se la società giallorossa non risolve le criticità. C’è molta attesa dunque per scoprire come il progetto sia stato modificato per capire se effettivamente l’opera potrà essere realizzata o meno. Con buona pace dei comitati di quartiere, con il loro dossier che è destinato a diventare carta straccia senza alcun valore come hanno già fatto velatamente capire nella calda serata di ieri.