Scegliere il giusto rookie, spesso, fa svoltare la stagione ma se capitano giocatori come Victor Wembanyama è tutto più semplice. Il cestista classe 2004 (225 cm) è entrato nella storia della NBA solamente alla sua quinta partita: 38 punti, 10 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate, 1 palla recuperata. Non solo: 15 tiri su 26 messi a segno, 3 su 6 da tre punti e 5 su 6 ai liberi. Contro, poi, c’erano i Phoenix Suns di Devin Booker (31 punti, 9 rimbalzi e 13 assist) e Kevin Durant (28 punti, 6 rimbalzi e 1 assist) che non hanno potuto nulla e si sono arresi 121 a 132 dopo un primo tempo con tante difficoltà. Il classe 2004 francese, quindi con una prestazione spettacolare è entrato già nella storia: ma chi sono gli altri rookie che hanno fatto benissimo alla loro prima stagione?

NBA, Wembanyama nella storia dei rookie

Il cestista dei San Antonio Spurs aveva già battuto diversi record al momento della scelta al Draft NBA 2023. Si tratta, infatti, del primo giocatore francese a ricevere la prima chiamata; la seconda scelta più alta dopo Yao Ming, la seconda proveniente da uno stato europeo dopo Andrea Bargnani ed è infine la terza scelta dei texani dopo Duncan e Robinson. I 38 punti segnati contro Phoenix, inoltre, lo inseriscono nella classifica come terza miglior prestazione dei rookie della storia di San Antonio (le prime due sono occupate da David Robinson, stagione 1989-1990). Wembanyama, non contento, è diventato anche il secondo rookie che ha segnato più di 100 punti e fatto più di 10 stoppate nelle sue prime cinque partite in NBA. Il primo? Shaquille O’Neal nella stagione 1992-1993.

La classifica dei migliori rookie per media

Vediamo quindi la top 10 dei migliori rookie per media. Al decimo posto c’è Magic Johnson che nel 1979-1980 fece registrare una media stagionale di 18 punti, 7.7 rimbalzi, 7.3 assist. Al nono e all’ottavo posto ci sono Elvin Hayes (1968-1969, 28.4 punti e più di 17 rimbalzi di media) e David Robinson (1989-1990, 24.3 punti, 12 rimbalzi e quasi 4 stoppate di media). Settimo e sesto posto per Elgin Baylor (1958-1959) e Michael Jordan (1984-1985). Rispettivamente con 25 punti, 15 rimbalzi e 4 assist di media e 28 punti, 6.5 rimbalzi, 6 assist e 2.4 recuperi di media.

Al quinto e quarto posto, invece, ci sono Kareem Abdul Jabbar (1969-1970,  28.8 punti, 14.5 rimbalzi e 4 assist) e Walt Bellamy (1961-1962, 31.6 punti e 19 rimbalzi). Il primo sul podio è Wes Unseld: stagione 1969-1969. Le cifre non sono spettacolari ma vinse il premio di miglior rookie e di MVP della stagione. Al secondo posto, poi, c’è Oscar Robertson (1960-1961): media di 30.5 punti, 10.1 rimbalzi e 9.7 assist. Il gradino più alto è invece di Wilt Chamberlain che fece una prima stagione straordinaria. 37.6 punti e 27 rimbalzi di media alla prima in NBA.

Fuori dalla top 10 LeBron James e Kobe Bryant. 20.9 punti, 5.9 assist, 5.5 rimbalzi e 1.6 recuperi di media per l’attuale giocatore dei Lakers. 7.6 punti, 1.9 rimbalzi e 1.3 assist in 15.5 minuti di media a partita per Kobe che alzò decisamente il tiro negli anni successivi. Meritevole di menzione Luka Doncic. Lo sloveno (2018-2019) diventò il più giovane giocatore a fare una tripla doppia, superando LeBron. E nel primo anno diventa anche il più giovane a fare 25 punti e 10 assist in una partita. Anche qui supera King James (ci riuscì nel 2004).