I medici contro la manovra di bilancio del governo Meloni, con Pierino Di Silverio di Anaao Assomed che minaccia lo sciopero sulle misure previste dal testo e in difesa del Sistema Sanitario Nazionale.

Manovra, Di Silverio all’attacco del governo: “Governo ha a cuore solo la sanità privata”

Tra gli oppositori della manovra di bilancio del governo presieduto da Giorgia Meloni, da oggi ci sono anche i medici.

Dopo il comunicato congiunto con Cimo-Fesmed, il sindacato di medici e dirigenti sanitari italiani Anaao Assomed passa all’attacco e promette battaglia sulla legge di bilancio, arrivando a dire, per bocca del suo Segretario Nazionale Pierino Di Silverio: “Scioperiamo, blocchiamo le attività“.

Quella che era solo una minaccia si è fatta possibilità sempre più concreta, a seguito della decisione della maggioranza di non apportare modifiche al testo, nella discussione in Parlamento. Per Di Silverio, dunque, lo sciopero sembra una prospettiva inevitabile: “È molto semplice – spiega a Tag24 – se non rispondono alle richieste, sciopereremo. Non si tratta di richieste personalistiche o professionali ma per salvare il Sistema Sanitario Nazionale“.

A preoccupare non sono solo le poche risorse messe a disposizione della sanità pubblica, ma soprattutto i contributi alla sanità privata. Un elemento di questa legge di bilancio che porta Di Silverio a passare, quindi, all’attacco del governo, sostenendo che “quando l’esecutivo dice che la salute è al centro dei suoi pensieri, omette di specificare che è la salute privata, cioè a pagamento, a esserlo. Invece di investire 600 milioni di euro sulla sanità privata per recuperare le liste d’attesa – prosegue – avrei preso anche solo la metà o 2/3 al personale medico-infermieristico che ormai è allo stremo delle forze“.

Manovra economica 2024, Anaao Assomed promette: “Allargare il più possibile la protesta, colpiti anche gli insegnanti”

Tuttavia, Di Silverio è chiaro nel precisare che l’eventuale mobilitazione non dovrà riguardare soltanto la sanità. Come già visto nelle scorse settimane e come testimoniato dalla bocciatura da parte di Maurizio Landini della Cgil, la legge di bilancio è criticata da più parti e il Segretario Generale si augura che possano convergere in una protesta condivisa.

In questo senso, Di Silverio assicura che “ci sono già dei contatti con altre sigle sindacali e cercheremo di allargare la protesta quanto più possibile. Non solo alla componente medica, perché – spiega – la problematica riguarda anche la componente infermieristica e gli insegnanti, perché a essere coinvolti sono i due pilastri del welfare state. Ci auguriamo – conclude – che ognuno si faccia un esame di coscienza e sia spinto dallo spirito di conservazione del sistema sanitario pubblico e accetti la ‘chiamata alle armi’“.

Una protesta che, precisa, ha carattere professionale e non vuole essere politica, spiegando di non esser stato contattato o aver cercato sponde nei partiti di opposizione.

Infine, quando gli viene chiesto quali dovrebbero essere i primi provvedimenti da rivedere per venire incontro alle richieste dei medici, Di Silverio è netto nell’elencare due punti: “in primo luogo, il ritiro della norma ignobile sulle pensioni, in secondo luogo, si dovrebbero individuare risorse economiche per gratificare il personale, con investimenti per aumentare immediatamente i salari“.